Il borgo toscano di Lajatico fra arte, amore per il bello e storia. Ogni angolo è curato per far vivere al visitatore emozioni artistiche. Come la grande installazione fotografica collettiva a cielo aperto, inaugurata lo scorso 24 giugno e della durata di un anno, a cura di Cinzia de Felice, che ha preso vita fra le strade e i vicoli del paese. Nell’ambito della rassegna d’arte internazionale Arti Insolite, iniziativa collaterale promossa dal Teatro del Silenzio, si è inaugurato con la regia di Alberto Bartalini il progetto Naturae – La Compagnia della Fortezza nella Salina di Volterra, oltre cento immagini fotografiche che raccontano i momenti salienti e le visioni oniriche che la Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo ha portato lo scorso anno come atto finale del progetto #trentannidifortezza, all’interno di un contesto unico al mondo, la Salina di Volterra, un sito industriale di grande valore culturale, dove nel padiglione firmato dall’architetto Pierluigi Nervi ancora oggi è possibile ammirare la suggestiva cascata di sale.
Oltre alla grande mostra fotografica, installazioni monumentali di uno dei più noti artisti viventi, lo spagnolo Manolo Valdés: negli spazi dell’anfiteatro naturale dove ogni anno si tiene il concerto compare “Clio Dorada”, una scultura in ottone e acciaio, una sorta di copricapo formato da centinaia di rami aggrovigliati, che con le sue decine di metri dominerà l’intera valle. La partecipazione di Valdés, resa possibile grazie alla Galleria d’Arte Contini, arriverà anche in Piazza Vittorio Veneto, sempre a Lajatico, dove verrà installata l’opera “Irene”, una figura femminile molto vitale e quasi dal sapore rinascimentale.
La mostra fotografica open air per le vie del borgo, di grande suggestione per l’ambientazione degli scatti nella salina e per i colori degli abiti a contrasto con il bianco del sale, anticipa il grande spettacolo “Naturae – la valle dell’annientamento/terzo quadro”, nel carcere di Volterra dal 25 luglio all’1 agosto prossimi, con la regia artistica di Armando Punzo e la regia organizzativa di Cinzia de Felice.
“La saga, iniziata con il primo spettacolo su Shakespeare nel 2015, doveva concludersi nel 2021 con l’ultimo atto di Naturae, ma la pandemia ha costretto la compagnia ad interrompere il lavoro agli inizi di marzo e a riprenderlo a fine maggio. Il tempo rimasto era troppo breve per realizzare il finale come lo si era immaginato da anni. Perciò questo spettacolo non sarà un approdo ma la soglia necessaria da attraversare prima di raggiungere l’ottava valle nel prossimo anno”, spiega Cinzia de Felice.
Così racconta lo spettacolo nella fortezza medicea Armando Punzo: “Sette anni, come le sette valli del Verbo degli Uccelli. Sette gli anni trascorsi dal primo lavoro contro Shakespeare, sette dall’inizio di una rivolta umana e filosofica che non accetta limiti. Sette anni di pura ricerca. Sette il numero felice. Come sette sono i giorni della creazione. Sette i colori avuti in dono dalla vita. Sette i mari e gli oceani interiori che abbiamo dovuto attraversare per sfuggire a noi stessi e cercare riparo nell’arte e nell’amore. Sette i giorni della settimana che scandiscono il nostro tempo con i suoi pianeti e il sole che illumina il tutto. Mentre il tempo ordinario scandiva gli attimi della nostra esistenza, i giorni, i mesi, gli anni, un altro tempo si istituiva in noi. Tempo passato nello spazio miracoloso del teatro come avvicinamento all’immagine potenziale di noi stessi, a una conoscenza altrimenti a noi preclusa. Un nuovo uomo. Sette le ossa del piede umano, sette le vertebre cervicali. Il sogno di un uomo che vogliamo imporre alla realtà. Una ricerca affannosa di alleati. Borges. Borges come compagno di viaggio, Borges che ci dice che la realtà non è altro che una delle infinite possibilità. Gli opposti ancora presenti in noi. L’unità che ancora ci sfugge. Un mondo che vuole rinchiudersi e un mondo che vuole aprirsi. Immagini, ipotesi, illuminazioni, tentativi, visioni. Sette le virtù. Sette i peccati capitali. Sette gli Dei della felicità del Buddismo e dello Schintoismo. Sette gli attributi di Allah. Vita, conoscenza, potenza, volontà, vista, udito, parola. Sette i libri della Bibbia. Sette i Chakra. Sette le meraviglie del mondo. Sette i metalli in alchimia. Sette le vocali. Sette i cieli. La valle dello stupore finalmente raggiunta. Una biblioteca infinita. La biblioteca del mondo. Il libro dei libri che stiamo scrivendo. Le Entità che cerchiamo di far emergere in noi. Abitano nella loro patria, ma come stranieri, partecipano a tutto come cittadini, e tutto sopportano come forestieri; ogni terra straniera è loro patria e ogni patria è per loro terra straniera. Dimorano sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Innocenza, Armonia, Letizia, Luce, Respiro, Vento dolce, Vento luminoso, Anima, Mondo che si ritrae, Principio Speranza, Uscite dal Mondo, Il Cacciatore celeste,Il Distillatore della vita, Vita mancata, Aurora, Natura, Infinito. Per arrivare all’Annientamento in vista della più difficile delle valli, quella della Permanenza”.
Armando Punzo, che fa della sperimentazione di nuovi linguaggi un mantra. Un innovatore. Un precursore. Colui che nel silenzio di un gesto, di una mimica sa mettere più parole, e significati, che in un discorso. Per un teatro che recupera la sua dimensione più pura, più alta, più vera forse. Per un teatro inteso come mestiere e come luogo della mente libero da stereotipi di qualsiasi tipo prima che fisico. E gli attori-detenuti sono sempre più attori e sempre meno detenuti in questo spazio di assoluta libertà creativa. Di vita.
Oltre allo spettacolo nel carcere di Volterra, il progetto Naturae 2021 si completa con una serie di incontri, presentazioni, inaugurazioni e approfondimenti sul lavoro della Compagnia della Fortezza.
Si inizia martedì 27 luglio con l’incontro “Per un Teatro Stabile nel Carcere di Volterra”, per raccontare il sogno della realizzazione di un teatro all'interno della fortezza medicea, ormai di imminente realizzazione. Mercoledì 28 luglio alla biblioteca Guarnacci, sempre a Volterra, si inaugura l’archivio storico della Compagnia della Fortezza. In occasione dell'inaugurazione della sede ufficiale dell'archivio storico nella biblioteca comunale di Volterra, sarà presentata “Dentro la storia”, video installazione fotografica di Stefano Vaja, fotografo storico della Compagnia della Fortezza, che racconta in centinaia di immagini di scena, dietro le quinte e di vita vissuta gli oltre 30 anni di una delle più sorprendenti compagnie teatrali al mondo. L’incontro di giovedì 29 luglio, al Centro Studi Maria Maddalena, è dedicato alla presentazione del progetto “Per aspera ad astra, come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza - IV edizione”. Gli appuntamenti si concludono venerdì 30 luglio, nello spazio Anti Social Social Park all’interno del Parco Enrico Fiumi, con il talk show “A cosa serve il teatro?”, a cura di Oliviero Ponte Di Pino, ciclo di incontri che mette lo spettacolo dal vivo in relazione con altri ambiti, discipline e settori della società.