March Four Our Lives. Marcia per le nostre vite. È lo slogan che sabato 24 marzo ha portato nelle strade degli Stati Uniti e in varie città del mondo centinaia di migliaia di giovani. I manifestanti hanno chiesto di proteggere la loro vita dalle armi da fuoco, la cui vendita negli Stati Uniti è ancora troppo facile. Il movimento di protesta è nato dopo la strage del 14 febbraio, quando 17 persone, in maggioranza studenti, sono state uccise da un killer in un liceo di Parkland, in Florida.
Una studentessa sopravvissuta alla strage di Parkland, Emma Gonzales, è stata protagonista della grande manifestazione di Washington. Emma è andata la microfono sul palco, ha letto i nomi delle 17 vittime, poi è rimasta muta davanti al microfono per 6 minuti e 20 secondi, lo stesso periodo di tempo in cui il 14 febbraio ha agito il killer.
La manifestazione di Washington, nella quale si sono esibiti artisti come Ariana Grande e Miley Cyrus, è stata la più imponente fra quelle organizzate ieri. Gli studenti hanno issato cartelli con scritte come: “Proteggete i bambini, non le armi” e “Sarò io il prossimo?”. Un comunicato della Casa Bianca ieri ha lodato i coraggio dei giovani manifestanti, tuttavia il presidente Donald Trump ha passato la giornata giocando a golf in Florida e non ha mandato neanche un tweet di simpatia ai giovani scesi in piazza.