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giovedì 19 settembre 2024
 
la petizione
 

La grande ricchezza, la campagna di Oxfam contro le disuguaglianze in Italia e in Europa

22/04/2024  L'organizzazione, impegnata nel contrastare la povertà nel mondo e nel nostro Paese, porta avanti una raccolta firme per chiedere alla Commissione Ue di istituire un'imposta europea sui grandi patrimoni. Il gettito sarebbe destinato a transizione ecologica, scuola, sanità, alloggi popolari, contrasto al lavoro povero

Il nostro Paese è attraversato da disuguaglienze socio-economiche profonde e allarmanti. In Italia 50mila persone - lo 0,1% degli italiani più ricchi - detengono una ricchezza tre volte superiore a quella di 25 milioni di italiani poveri (circa la metà più povera della popolazione). Un dato sconvolgente, che fa indignare. Un divario estremamente pericoloso, che alla lunga diventa dannoso per tutti. La denuncia proviene dalla Ong Oxfam Italia, che ooserva come la pandemia del Covid, la crisi energetica legata alla guerra in Ucraina, l'aumento vertiginoso dei prezzi di tutti i beni si siano inseriti in uno scenario già attraversato da fratture profonde e problematiche irrisolte, aggravando le disuguaglianze già presenti.

Il divario socio-economico, tuttavia, sottolinea Oxfam, è il prodotto di precise scelte di politica pubblica che in questi anni hanno influito in modo negativo sulla distribuzione delle risorse tra i cittadini. Eppure, invertire la rotta, cambiare le cose è possibile. E si può cominciare a farlo, da cittadini, chiedendo una redistribuzione delle ricchezze per una società più giusta e solidale. 

Oxfam ha lanciato e sta portando avanti la raccolta firme #LaGrandeRicchezza, a supporto dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), per chiedere alla Commissione Ue l’istituzione di un’imposta europea sui grandi patrimoni. In Italia potrebbe essere rivolta al solo 0,1% più ricco della popolazione con un patrimonio netto individuale sopra i 5,4 milioni di euro (la cui quota di ricchezza nazionale aggregata è passata dal 5,5% al 9,2% nel periodo 1995-2021).  L'imposta, dunque, non graverebbe sulla quasi totalità dei cittadini. E per l'Unione europea potrebbe generare risorse considerevoli. A seconda dei destinatari e di come sarà strutturata, gli introiti potrebbero attestarsi tra 150 miliardi e 213 miliardi di euro all’anno. Il potenziale gettito per l’Italia sarebbe di 13,2 - 15,7 miliardi di euro all’anno, se ad essere tassato fosse lo 0,1% dei contribuenti più ricchi; 23 miliardi di euro all’anno, se si considerasse lo 0,5% più facoltoso dei nostri connazionali e le aliquote marginali replicassero quelle dell’imposta in vigore in Spagna.   

Il gettito verrebbe indirizzato al finanziamento degli investimenti per sostenere l’inclusione sociale e la transizione ecologica nei Paesi membri dell’Unione, per la finanza climatica e a integrazione degli stanziamenti Ue per le politiche di cooperazione internazionale allo sviluppo. Nel nostro Paese andrebbe a sostenere scuola, sanità, alloggi popolari, contrasto al lavoro povero. «Nella società c’è un forte consenso per un'imposta sui grandi patrimoni. Un intervento in grado di generare risorse considerevoli e stabili nel tempo da destinare al finanziamento di bisogni sociali crescenti, per supportare la sanità e l'istruzione pubblica e contrastare l'ampliamento dell'area della fragilità», spiega Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia. «Chi sostiene la misura è stanco di sentirsi ripetere che "non ci sono risorse" per abbattere le liste d’attesa nelle strutture sanitarie pubbliche, per stabilizzare il personale precario nelle scuole che frequentano i loro figli, per alloggi universitari o per misure di supporto a cittadini in condizioni di povertà. La misura ha anche un altro merito: contribuirebbe a riportare il nostro sistema fiscale nel solco della Costituzione, aumentando l’equità del prelievo. Un'equità completamente smarrita nella delega fiscale del governo Meloni che, demonizzando con pervicacia il ruolo che la tassazione gioca per il funzionamento della nostra società, comprime la progressività impositiva, esaspera i trattamenti fiscali differenziati per contribuenti in condizioni economiche affini e incentiva comportamenti opportunistici». 

La raccolta firme è collegata alla campagna europea Tax The Rich e promossa in Italia da Oxfam, in collaborazione con Campagna Sbilanciamoci, NENS, Rosa Rossa e Tax Justice Italia (e la media partnership di Il fatto quotidiano). Per firmare la petizione si può andare sul sito: https://www.oxfamitalia.org/raccolta-firme-la-grande-ricchezza/

E' sempre possibile sostenere le attività e i progetti di Oxfam in Italia e in numerosi Paesi del mondo, dalla Striscia di Gaza allo Yemen, dalla Siria al Corno d'Africa, per aiutare le popolazioni più vulnerabili, contrastare la povertà e la fame e per promuovere la giustizia, attraverso una donazione, che può essere effettuata andando al link: https://www.oxfamitalia.org/sostienici/

 
 
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