Un tour nelle diocesi italiane per aiutare fedeli e comunità ad attuare i principi della Laudato si’, l’enciclica di papa Francesco dedicata all’ecologia integrale. È un progetto molto ambizioso e articolato quello che sta per prendere il via a Siena, per poi toccare tanti altri luoghi della penisola. Chiesa, mondo associativo, studiosi e semplici “persone di buona volontà” si uniscono per raccogliere il «grido della terra e dei poveri», come tante volte ha raccomandato il Pontefice in questi anni. A pochi mesi dal lancio della Piattaforma Laudato si’ (inaugurata in Vaticano lo scorso 25 maggio), l’associazione Earth Day Italia, su mandato del Dipartimento Ecologia e Creato del Dicastero per i Servizi dello Sviluppo Umano Integrale, ha coinvolto l’Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), dando vita a “Obiettivo2030 Laudato si’”.
Malgrado la complessità organizzativa e l’ampio addentellato di organismi coinvolti, il progetto fa della concretezza il suo punto di forza: «Molto è cambiato rispetto al 2015, anno di pubblicazione dell’enciclica: non è più il tempo della sensibilizzazione, ma è fondamentale passare all’azione» riflette il presidente di Earth Day Italia, Pierluigi Sassi. «Per questo desideriamo incontrare singoli, famiglie e comunità presenti sui territori, spiegando quali strumenti adottare per migliorare, ad esempio, l’efficienza energetica. Ci sono possibilità alla portata di tutti e ognuno può mettersi in gioco per rivedere, magari partendo dai gesti più semplici, il proprio stile di vita. Spiegheremo anche come accedere a finanziamenti e agevolazioni in materia». «Tantissime» prosegue Sassi, «sono le persone che ci hanno dato la loro disponibilità. Penso, ad esempio ad Angelo Riccaboni, un’indiscussa autorità in materia di agricoltura sostenibile».
L’idea è quella di stimolare gli interventi dal basso, con la consapevolezza che spesso sono questi a incidere più profondamente nella società. Vengono in mente il “sale” o il “lievito” di cui si legge nei Vangeli. «I sociologi ci spiegano che può bastare una base del 3,5% della società, la cosiddetta massa critica, per dare avvio a cambiamenti significativi» sottolinea padre Joshtrom Isac Kureethadam, coordinatore del Dipartimento Ecologia e Creato della Santa Sede. L’occasione per lanciare il progetto è stata una giornata di formazione organizzata da Anci Lazio, nell’isola di Ventotene, per offrire spunti di crescita culturale e professionale agli amministratori locali. Erano presenti, tra gli altri, il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, e il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi, visto che anche i luoghi dello sport e della cultura sono chiamati a scelte energetiche più sostenibili.
I principi della Laudato Si’ – che in parte si sovrappongono ai 17 obiettivi previsti dall’agenda Onu – saranno illustrati nelle varie Diocesi attraverso incontri, momenti formativi e sportelli di consulenza che affronteranno diversi temi, dalla biodiversità in agricoltura al risparmio energetico negli edifici, senza dimenticare ovviamente il legame strettissimo esistente tra difesa del creato e difesa delle comunità, soprattutto di quelle più fragili e minacciate. Sarà appunto la Diocesi di Siena la prima a sperimentare il cammino. «Con la Piattaforma 'Laudato si'' Papa Francesco invita tutta la Chiesa ad essere interprete autentica e coerente di quella conversione ecologica senza la quale rischiamo di danneggiare irreparabilmente il Creato che ci è stato dato in custodia» ha sottolineato il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo della città toscana. «Non abbiamo più molto tempo purtroppo ed è per questo che la Diocesi di Siena ha accolto senza esitazioni la proposta di aprire questo nuovo cammino di speranza».