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venerdì 16 maggio 2025
 
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La legge serve, ma prima viene l'educazione

03/07/2014  Don Mazzi: Exodus promuove una campagna che parte dalle scuole

Nella relazione annuale del 2013, il dipartimento per le Politiche antidroga riferisce che nell’anno precedente, il 2012, gli italiani hanno giocato “lecitamente” circa 87,1 miliardi di euro. Ciò significa che, in media, un ottavo della spesa delle famiglie italiane è finito nei giochi con un esborso pro capite annuale di 1.200 euro.
I disastri economici, psicologici ma anche fisici e morali dell’azzardo li vediamo aumentare giorno dopo giorno e le richieste di aiuto si fanno sempre più pressanti. All’interno delle istituzioni finalmente ci si comincia a porre il problema e diciamo pure che si avverte l’imbarazzo di uno Stato “connivente” con la fabbrica dell’azzardo. Ma per il momento non si intravedono interventi risolutivi. Le associazioni, i movimenti di opinione così come i singoli cittadini alzano la loro voce, organizzano marce, petizioni ma, a quanto sembra, il problema non si è spostato di un millimetro.

E i ragazzi, i pensionati, la gente comune rovinata dal gioco resta sola con il proprio problema. «Eravamo una bella famiglia, io, mio papà, mia mamma e mia sorella. Mio padre è un giocatore d’azzardo patologico che negli ultimi dieci anni ci ha distrutto l’esistenza. Andavo al primo anno di Ingegneria quando mio padre ci chiamò dicendo che stava andando ad ammazzarsi. Fu un colpo, credo che quella telefonata difficilmente la scorderò. Quella volta si risolse tutto perché i suoi fratelli ci aiutarono a coprire il buco che aveva fatto, ma quello fu solo l’inizio della fine».

È uno stralcio di una delle infinite e-mail che mi arrivano sul tavolo. In questo quadro sconfortante Exodus ha preso l’iniziativa di una proposta nuova che, come sempre per noi, parte dall’educazione. Non proposte di legge, pure importanti per arginare il fenomeno, ma una campagna di educazione contro l’azzardo, attraverso una mostra itinerante con l’aiuto di quaranta amici vignettisti. Sessanta vignette umoristiche, sessanta ironie pungenti come pretesto per farci qualche domanda, per cominciare a cambiare l’approccio, per tornare a educarci a un sano divertimento. Per capire che l’azzardo non è un gioco e che anzi occorre riscoprire la vera bellezza del gioco come ci hanno insegnato don Bosco o Baden Powell. Una mostra offerta gratuitamente a Comuni e scuole, che nel suo viaggio parte proprio da una scuola, il Collegio San Carlo di Milano. Insieme a Exodus promuovono l’iniziativa la Casa del giovane di Pavia, il Movimento No Slot, il magazine Vita, il coordinamento studentesco Unilab Svolta Studenti e l’Associazione dei Comuni della Lombardia.
Per informazioni e prenotazioni: rischio@exodus.it

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