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lunedì 09 settembre 2024
 
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La lettura ad alta voce, un gesto d'amore che rassicura

10/03/2020  In tempi di permanenza forzata a casa è bello riscoprire il fascino della lettura ad voce, un rito che rassicura e crea un legame emotivo tra adulti e bambini. Qualche consiglio su come renderla più efficace

Bimbi a casa per settimane, stop anche ai parchi giochi e le giornate sono lunghe da passare. Tra le tante attività che si possono condividere con i propri figli e nipoti la lettura ha un ruolo fondamentale. Se in temi normali era relegata all’appuntamento serale prima della nanna ora può ritagliarsi spazi maggiori. La lettura ad alta voce è una coccola per il cuore e per la mente, favorisce la relazione, lo scambio affettivo, coinvolge le emozioni, fa sognare, allarga la visione del mondo, permette di identificarsi con i personaggi, spesso eroi che superano piccole e grandi difficoltà. Sin dai primi anni di vita il bambino ama il racconto: c’è in questa trasmissione orale di una storia un fascino particolare che rende completo questo atto comunicativo. Ci sono le parole, c’è per esempio la strega davanti allo specchio, il cacciatore che accompagna Biancaneve nel bosco, i sette nani che trovano la bambina addormentata sui loro lettini… Ma soprattutto ci sono i toni, che sottolineano la dolcezza e l’innocenza di Biancaneve, la rudezza del cacciatore, la perfidia della strega, la sorpresa e l’allegria dei nani. E ancora ci sono le espressioni del viso di chi legge e racconta, gli occhi sbarrati, il ghigno della bocca, le sopracciglia corrucciate, il sorriso angelico, la bocca spalancata. Non occorre essere attori per esercitare il potere dell’incanto, per realizzare questo atto magico che porta il bambino a rimanere sedotto dal racconto, e a chiedere che tutto ricominci all’infinito per cogliere ogni sfumatura, per familiarizzare con quel mondo in cui si entra dalla porta del C’era una volta... Facciamo in modo che il momento dedicato alla lettura ad alta voce sia un momento atteso e speciale, sia per il bambino sia per l’adulto. Cerchiamo di leggere in maniera espressiva, caratterizzando le voci dei singoli personaggi, sottolineando i momenti di suspence abbassando la voce, enfatizzando alcune parole chiave come “mistero”, “incantesimo”, “magia”. Non usiamo un tono monocorde, ma neppure troppo forzato, lasciamoci guidare dalle indicazioni del testo (diverso è quando c’è scritto “gridò” a quando c’è scritto “sussurrò”). Lasciamoci coinvolgere dalle emozioni della storia e stacchiamo gli occhi dal testo per cercare lo sguardo del bambino, imparando a capire quando interrompere la narrazione per interagire con lui o per lasciare spazio al riso. Anche il nostro volto deve essere espressivo, e possiamo aiutarci anche con la gestualità.   Possiamo condividere con il bambino la lettura ad alta voce, leggendo una riga o un paragrafo a testa, lasciando a lui il compito di leggere il discorso indiretto e riservandosi le battute dei dialoghi (o viceversa). Piccolo trucco: se visualizziamo nella nostra mente quello che stiamo leggendo riusciremo a essere più credibili e a entrare nella parte. La lettura di una storia può sostituire o essere alternata alla televisione e al tablet, può diventare un momento in cui coinvolgere tutta la famiglia, attribuendo a ciascuno una parte da declamare, oppure organizzando piccole drammatizzazioni del sabato sera per le quali ognuno si prepara durante la settimana.  

 
 
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