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sabato 07 settembre 2024
 
 

La Libia a La storia siamo noi

14/04/2011  Il rapporto fra guerra e informazione nel programma di Giovanni Minoli

Nella puntata de “La Storia Siamo Noi“ di Giovanni Minoli, Amedeo Ricucci ricostruisce notizia per notizia le bugie che, giorno dopo giorno, si sono inanellate sui media italiani e internazionali, a proposito del conflitto libico, col risultato di creare un clima  di confusione dove non si sa più stabilire dove sia la verità e dove la propaganda. In diretta telefonica dalla Libia, il giornalista Cristiano Tinazzi chiarisce che mentre tutto il mondo credeva che il 28 marzo Sirte, la città di Gheddafi, fosse caduta nelle mani dei ribelli, in realtà a Sirte, dove Tinazzi si trovava quel giorno, non era accaduto  nulla di tutto questo. Nè un bombardamento, nè uno sparo, come documentano le immagini in esclusiva girate dal giornalista del Messaggero. Ammette Tinazzi: “In questo conflitto ci sono state diverse manipolazioni dell’informazione, gravi anche a livello deontologico. Il giornalista onesto dovrebbe raccontare solo quello che vede. Tuttavia, facendo così, rischia di bucare la notizia che  altri danno spesso anche in maniera fantasiosa. Però i loro articoli vanno in prima pagina, mentre chi fa il lavoro onestamente va a finire in secondo piano”.

A questa testimonianza si aggiungono quelle di Fausto Biloslavo, inviato de “Il Giornale” e di Toni Capuozzo, vicedirettore del TG5, di Massimo Bordin, ex direttore di Radio Radicale e di altri esperti. La tesi è che l'informazione viene spesso piegata alle ragioni della propaganda, in questo caso per giustificare l'intervento armato dei Paesi Nato.

Giovedì  14 aprile alle 23.30 su Rai 2.

 
 
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