Le parole d’ordine delle civiltà moderne dovrebbero essere “riciclare” e “consumare di meno”. Ma come? Per esempio creando materiali più duraturi nel tempo. I ricercatori della Case Western Reserve University hanno presentato sulla rivista Nature uno studio che ha per oggetto delle plastiche davvero singolari. Fino ad oggi, infatti, sono state create delle plastiche speciali che possono essere riparate e riutilizzate scaldando il materiale e lavorandolo meccanicamente con pressioni che spingono le molecole a trovare una nuova disposizione.
Il loro limite è sempre stato legato all’impossibilità di fornire il calore necessario alla riparazione in un’area determinata. Per migliorare l’efficienza e risparmiare energia gli studiosi sono invece stati capaci di limitare il riscaldamento a livello locale usando la luce invece del calore. In pratica, per procedere con la riparazione è necessario accendere la luce che in un futuro prossimo potrebbe derivare direttamente dal sole.
Il loro limite è sempre stato legato all’impossibilità di fornire il calore necessario alla riparazione in un’area determinata. Per migliorare l’efficienza e risparmiare energia gli studiosi sono invece stati capaci di limitare il riscaldamento a livello locale usando la luce invece del calore. In pratica, per procedere con la riparazione è necessario accendere la luce che in un futuro prossimo potrebbe derivare direttamente dal sole.




