“Vi invito ad unirvi spiritualmente alla Supplica alla Madonna del Rosario sabato 8 maggio, a mezzogirno, al Santuario di Pompei”. Papa Francesco si rivolge a tutti, agli anziani, ai fragili, agli sposi, ai giovani. Il suo invito è quello di tenere stretto tra le mani il Rosario. E pregare per la Chiesa, per la fine della pandemia, per la famiglia e per la ripresa del lavoro. Lo fa invitando i fedeli a puntare lo sguardo sulla Basilica di Pompei dove lui stesso si recò il 21 marzo 2015, facendo registrare la quarta visita di un Pontefice alla Vergine del Rosario.
Ogni giorno del mese di maggio, un santuario diverso nel mondo guida la recita del Rosario. Dall’Inghilterra al Libano, dalla Nigeria a Cuba, fino a chiudere con Pompei ed i Giardini Vaticani. Il Santuario della Madonna del Rosario, infatti, è tra quelli scelti per la maratona dei rosari voluta da Papa Francesco, e promossa dal Dicastero per Promozione della Nuova Evangelizzazione, per implorare, durante tutto il mese di maggio, la fine della pandemia.
Maggio vuol dire preghiera a Maria ma in Italia è da sempre dedicato alla Vergine del Rosario di Pompei. E dopo la celebrazione a porte chiuse dello scorso anno, causa pandemia, quest’anno tornano i fedeli anche se su prenotazione. Sempre nel rispetto delle norme anticovid, la liturgia che si svolgerà sul sagrato del Santuario mariano, vede la partecipazione del cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
E quest’anno per celebrare i 120 anni dall’inagurazione della Facciata del Santuario, dedicata alla Pace universale (evento che si svolse il 5 maggio 1901 alla presenza del Fondatore Bartolo Longo) è stata inaugurata la nuova porta di Bronzo. L’opera ritrae i pellegrini del mondo ed è stata realizzata da Don Battista Marello sacerdote e scultore con l’intento di rendere sempre più accogliente la Casa di Maria.