LETTERA FIRMATA - Se una persona, non per sua scelta, non è sposata e quindi deve vivere una castità obbligata, commette un peccato grave se saltuariamente cade nella masturbazione?
Finché una persona non sposata considera la virtù della castità non come una qualità che perfeziona ma un obbligo imposto dall’esterno, vivrà l’impossibilità di soddisfare la sua tendenza istintiva come un’ingiusta costrizione. E si sentirà tranquilla se la disattende. La vita ci impone spesso dei limiti che riteniamo di non poter meritare e accettare. Non c’è solo la castità per i non sposati, ma anche la povertà, l’handicap, l’ingiustizia del prepotente, la guerra, le persecuzioni, il terrorismo, i cataclismi, le carestie. Per questo nella vita è importante come noi siamo capaci di metterci nelle cose che avvengono. Non ho trasferito la domanda in una visione cosmica dove essa si perde. Invito solo a chiederci come ci siamo educati a reagire alle cose che non abbiamo scelto e che pesano nella nostra vita. Nessuno ci ha educati a questo capitolo difficile della nostra esistenza. Siamo tutti autodidatti e spesso pessimi autodidatti.