Ero nell’orto e mi sento chiamare da mio marito: «Tesoro, vieni!», mentre mi alzo e faccio per entrare in cucina, sento la nipotina Lucia (due anni e mezzo) dire tutta seria al nonno: «No tesoro: nonna!». Mio marito risponde: «Sì, tesoro, lei è un tesoro e tu sei il mio tesorino». Al che Lucia, perentoria, con il ditino alzato: «No, nonno, io Ucìa (Lucia)!». «Ma che problema c’è se ti chiamo tesorino?», sento ribattere l’uomo, pronto a farle una delle sue solite “prediche” del tipo: «I nonni bisogna ascoltarli». E io non so più a chi dare ragione. NONNA ANNAROSA, NONCHÉ TESORO
— Anzitutto, cara nonna-tesoro, cominciamo a mandare a fare gli “esami di riparazione” il nonno che vorrebbe ascolto (leggi obbedienza) dalla nipotina che gli sembra un po’ cocciuta e un po’ disobbediente: perché mai non si lascia chiamare “tesorino”? Il punto è che la piccola di quasi tre anni è nella fase dell’identità: lei sa di chiamarsi Lucia (Ucìa, nella lingua infantile), come la nonna si chiama nonna: l’ha imparato proprio bene ed è proprio contenta che le cose stiano come stanno: e cioè che le nonne si chiamino nonne e le nipotine “Ucìa”.
Verso i tre anni i piccoli sono pronti a mettere “paletti” perché stanno imparando che la realtà è realtà e questo rassicura molto (e fa certo bene per l’esperienza della scuola dell’infanzia). E poi, che cosa vuol dire “tesoro – tesorino”? Ovviamente per la piccola è un concetto astratto e il nonno pare non accorgersene. Quante volte abbiamo parlato di egocentrismo infantile, ma non dovremmo dimenticare che c’è anche un egocentrismo adulto, come nel nostro caso: per il nonno la parola tesoro è una parola d’amore e non si accorge che non può arrivare alla piccola nei termini in cui la pensa lui!
Fin qui, gli esami di riparazione del nonno. Ma tu, cara nonna-tesoro, se ti metti a difendere la piccola e a dar torto al nonno non fai che prolungare l’effetto egocentrico! Fra l’altro – e non lo diremo mai abbastanza – quando un piccolo sente litigare due adulti a causa sua si sente colpevole. E allora? Allora potresti ridere un po’, inventando un qualche bel gioco, tipo nascondere il cellulare del nonno e dire: il nonno non trova più il suo tesoro! “Tesoro” sta a indicare ciò che è importante per lui – informi la nipotina –. Proviamo a indovinare: che cosa è importante per il nonno? E per la nonna? Se il nonno ci sta (e si diverte) si potrebbe perfino inventare una caccia al tesoro, mai così realistica. E infine: “Ma anche la nonna è il tesoro del nonno?” potrebbe indovinare la piccola. E ricevere una bella lezione di vita che magari, quando sarà grande, sarà un punto luce: la nonna era un tesoro per il nonno... Questa è vera eredità!