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domenica 03 novembre 2024
 
Un pezzo di vita
 

«La mia schiena rovinata dai bulli: chi mi ridarà la giovinezza?»

21/06/2018 

Sono una ex ragazzina bullizzata a causa della mia costituzione un po’ robusta... ma non obesa. Il branco mi ha sempre assegnato nomignoli come King Kong. Quando mi trovavo sull’autoscontro, mi urtavano con forza così animalesca che una volta impallidii senza poter respirare e ci andò di mezzo la mia schiena.

Ho passato tutto il tempo della mia giovinezza a odiarmi, avrei voluto sparire, sotterrarmi. Mi schiaffeggiavo per il solo fatto di esistere. Ebbene, ho continuato a scegliere di vivere nonostante tutto. Ho perdonato per tutto. Ma ora in età adulta e mamma di figli, vivo con grande tristezza la consapevolezza che quella situazione fisica mi ha impedito di vivere il tempo più bello della vita. Chi mi restituirà quel pezzo di vita non vissuta?

GIORDANA

Cara Giordana, grazie per la tua testimonianza. Che mostra ancora una volta quanto triste e distruttivo sia il comportamento dei bulli nei confronti dei propri compagni. Una piaga che è sempre esistita, ma che oggi ha assunto forme nuove attraverso i mezzi digitali. Genitori, insegnanti, educatori sono chiamati a vigilare, non prendendo sottogamba situazioni del genere e soprattutto trasmettendo a parole e con il comportamento i valori del rispetto, dell’accoglienza, della bontà d’animo.

Mi colpisce, cara Giordana, la tristezza che ti accompagna ancora oggi, pensando a come ti sei persa gli anni più belli della vita. Ti comprendo e mi sento vicino a te. Ma ti consiglio anche di non lasciarti abbattere dai ricordi del passato. Ripensare a quello che non hai vissuto non serve a nulla, se non ad avvelenare la tua vita di oggi. Perché è l’oggi quello che conta, vivere bene il tempo che abbiamo davanti, apprezzare quello che avviene.

In quanto mamma penso che avrai anche modo di gioire guardando con affetto e tenerezza i tuoi figli che crescono. Come si legge nel profeta Isaia, Dio dice al popolo: «Non ricordate più le cose passate... Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?» (43,18-19). Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo di cui accorgersi, una nuova possibilità di bene. Non abbatterti, Giordana, il bello deve ancora venire.

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