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domenica 01 dicembre 2024
 
 

La microspia che salva la pelle

14/04/2011  Uno studio del San Gallicano di Roma apre una nuova frontiera nelle cure delle patologie dermatologiche anche tumorali

L’Istituto dermatologico San Gallicano di Roma ha confermato l’efficacia e le potenzialità della microscopia confocale, una sofisticata tecnologia che consente di osservare in tempo reale immagini microscopiche  della pelle ad alta risoluzione in modo non invasivo, non doloroso e replicabile un numero infinito di volte. Le applicazioni della microscopia confocale potrebbero dare un contributo fondamentale nell’ambito oncodermatologico: melanoma e tumori cutanei non melanoma come il carcinoma basocellulare o il carcinoma spino cellulare. Inoltre, questa tecnologia potrebbe trovare applicazione nel campo delle malattie infiammatorie cutanee come psoriasi, eczema, collagenopatie, melasma, vitiligine ecc.
Gli ultimi studi compiuti da un’equipe del San Gallicano in collaborazione con un gruppo di Miami ha messo in evidenza la possibilità di impiegare la microscopia confocale anche per monitorare l’efficacia di terapie contro l’alopecia del cuoio capelluto. “La risoluzione d’immagine della tecnica confocale – ha spiegato uno dei responsabili del progetto, il professor Marco Ardigò – è sovrapponibile a quella della microscopia ottica standard e permette di ottenere informazioni analoghe senza dover sottoporre il paziente a dolorose biopsie cutanee, che oltretutto lasciano cicatrici. Grazie all’assoluta non invasività, l’indagine può essere ripetuta su più lesioni cutanee nella stessa seduta e più volte nel tempo al fine di controllare nel caso di malattie cutanee i cambiamenti microscopici e valutare l’efficacia delle terapie adottate”.  

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