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lunedì 14 ottobre 2024
 
Cultura ai tempi del Covid
 

La musica di Donizetti è più forte del virus

18/11/2020  Molte orchestre in questi mesi hanno continuato la loro attività grazie a Internet e ai social. Ma il festival di Bergamo ha fatto di più: si è inventato la "Donizetti Web Tv"...

Bergamo non si è mai fermata. E in questo 2020, che ha colpito tanto duramene il suo territorio, ma ha anche dimostrato la straordinaria capacità della sua gente di reagire e di dimostrarsi solidale, la Città non rinuncia a festeggiare e rappresentare il “suo” Gaetano Donizetti.

L’Orchestra di Santa Cecilia, il Rossini Opera Festival, Il Maggio Musicale di Firenze, l’Orchestra Nazionale della Rai - per citare alcuni grandi nomi del panorama nazionale - ma anche tantissimi artisti e società meno grandi hanno scelto in questi mesi di raggiungere il proprio pubblico via Facebook, o attraverso il proprio sito, o grazie alle tv locali, vista anche la sostanziale e non giustificabile latitanza della Rai, che ancora una volta ha dimostrato di non voler sostenere e produrre ciò che abbiamo di più prezioso: la cultura.

Bergamo ha fatto le cose ancora più in grande. Si è inventata la “Donizetti web tv”, grazie anche al sostegno di alcuni mecenati: con un palinsesto ricco e vario, con l’entusiasmo e la creatività del direttore artistico Francesco Micheli, e nel rispetto di quella linea editoriale molto giovane, brillante e di successo che ha caratterizzato le recenti edizioni del Festival Donizetti.

Partiamo dalle opere: rinviata al 2021 la Fille du régiment, il Festival ha confermato Marino Faliero (con protagonista Michele Pertusi e la direzione di Riccardo Frizza, venerdì 20), seguito il 21 da Belisario (sempre Frizza sul podio, con protagonista Roberto Frontali in sostituzione di Placido Domingo, malato) e il 22 da Le nozze in villa, opera buffa scritta da Donizetti a poco più di 20 anni e mai più ripresa (direzione di Stefano Montanari).

L’inaugurazione sarà offerta sulla web tv a titolo gratuito e diffusa su Rai 5 (unico apporto del servizio pubblico), e sarà anche un’occasione per ammirare il Teatro, i cui restauri sono stati completati in questo 2020: altro esempio di dedizione ed efficienza. Le altre due opere verranno proposte a 30 euro un titolo, o in abbonamento a 59. I 59 euro consentiranno di accedere alla visita completa del nuovo teatro (anche nella lingua dei segni), alle conversazioni di Alberto Mattioli, ai dialoghi “impossibili” col grande Autore (“Parla con Gaetano”) ed a “Citofonare Gaetano”, per chi vorrà seguire le dirette a distanza, ma in compagnia di Diego Passoni, Cristina Bugatty ed altri ospiti).

Sempre a titolo gratuito gli appassionati troveranno sulla tv video di repertorio e altri contributi. Tutte le informazioni e le sottoscrizione sono disponibili al sito donizetti.org/tv, ma anche su Facebook.

Cosa sta mancando e cosa mancherà a cantanti ed interpreti? Certamente l’applauso finale del pubblico: perché la musica è per sua natura “dal vivo”, e dal vivo dovrà tornare ad essere. Ma la tecnologia e il web stanno insegnando – a Bergamo ed al mondo intero – che, con questi strumenti, anche chi non ha possibilità di essere presente potrà condividere la gioia del teatro e della musica. Ed anche Donizetti approverebbe.

 
 
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