A distanza di un mese resta alta la preoccupazione degli italiani per la diffusione del Coronavirus nel nostro Paese. Questo il primo dato che emerge dalla nuova indagine realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento (per il tg3 “Linea Notte”). Ai timori per la salute, che si confermano ancora oggi prevalenti con il 72% rispetto al precedente 78%, si sommano ormai da settimane forti preoccupazioni economiche, indicate da una percentuale crescente di cittadini (65%) e sociali riguardanti in modo particolare l’impoverimento delle famiglie (53%).
Molto larga, secondo i dati di Demopolis, appare la sintonia dell’opinione pubblica rispetto alla scelta di posticipare il rientro in classe degli studenti. Con l’eccezione degli esami di Stato, il 78% apprezza la decisione di posticipare a settembre la riapertura delle scuole. La pensa diversamente appena un quinto degli intervistati, propenso a una ripresa già nel mese di maggio. Con una interessante distinzione geografica: l’adesione alla scelta del governo è quasi plebiscitaria al Centro-sud (90%), mentre al Nord a condividere il rinvio a settembre è il 65%.
La “Fase 2” si preannuncia, perciò, complessa per il Governo Conte e la conseguente gestione concreta degli incentivi per fronteggiare la crisi. Il 68% degli italiani guarda con favore all’introduzione di un reddito di emergenza di circa 500-800 euro, connesso al periodo del Covid-19, per i cittadini esclusi dagli altri ammortizzatori sociali (che non fruiscono né di cassa integrazione, né di reddito di cittadinanza, né dei bonus destinati alle Partite Iva).
(L’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne il 28-29/4/2020. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Approfondimenti su: www.demopolis.it)