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mercoledì 18 settembre 2024
 
Benessere e miseria
 

La povertà è anche sofferenza dello spirito

27/08/2019 

La povertà non è solo una condizione di grave privazione e afflizione materiale, ma altresì di sofferenza interiore. È motivo di vergogna e imbarazzo, per cui si fa di tutto per negarla e celarla in una società capitalistica e consumistica, che esalta l’ideologia del benessere e del mercato, il potere e il prestigio derivanti dal denaro. Non a caso, la percentuale dei “poveri invisibili” è in costante aumento. Essi subiscono in silenzio, sopraffatti dal senso di profondo disagio e mortificazione morale per la loro umile condizione socio-economica ed esistenziale.

Sono persone che, magari, fino a ieri godevano di agiatezze materiali, successo e privilegi, improvvisamente costrette nell’abisso della povertà dalla crisi socio-economica galoppante, individui che hanno perso casa e lavoro, accusando gli effetti dolorosi della recessione, per cui incontrano difficoltà a mantenere sé stessi e le proprie famiglie. Le ragioni strutturali sono insite nella logica feroce e implacabile che regola il mercato capitalistico globale. Le cause delle crisi ricorrenti sono da ricercare in perversi meccanismi di rapina ed estorsione, che ridistribuiscono in modo diseguale le ricchezze sociali. Si tratta di ingranaggi crudeli e disumani nella loro irrazionalità, in quanto a esclusivo vantaggio delle élites dominanti, che fanno perlopiù capo all’alta finanza mondiale!

LUCIO GAROFALO

Grazie, caro Lucio, per questa riflessione, che mette in rilievo anche il disagio che crea la situazione di povertà, soprattutto cadendovi in maniera inaspettata. Oggi la società e i media esaltano il benessere, il denaro, la ricerca dell’ultimo ritrovato tecnologico. Aumentando l’umiliazione di chi non è in dif€ficoltà economica. La soluzione, però, non è tanto nell’individuare i colpevoli nelle élite o nell’alta finanza, che certo hanno le loro responsabilità. Questo non fa che aumentare lo sconforto e porta alla rabbia. Si tratta da una parte di far valere i propri diritti chiedendo a chi governa misure ef€ficaci.

Dall’altra di non lasciarci abbagliare dalla mentalità consumistica, riscoprendo la sobrietà, la solidarietà. Comprendendo che ciò che rende serena la nostra vita non è il denaro, ma il volersi bene, partendo dalla propria famiglia. Non mancano, poi, coloro che sono pronti a dare una mano a chi ha bisogno d’aiuto, dalla rete diffusa della Caritas, alle diverse associazioni come la San Vincenzo. Anche noi di Famiglia Cristiana diamo il nostro contributo attraverso l’associazione Don Zilli, con la rubrica del Caso della settimana.

 
 
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