I testimoni di Geova sostengono che le preghiere per i defunti non hanno senso. Perché allora la Chiesa cattolica celebra Sante messe in suffragio per i defunti?
ANONIMO
Pregare per i morti può sembrare contraddittorio. La fede in realtà ci ricorda che chi in terra ha sperato nel nome di Gesù, in virtù dello stesso nome avrà la vita eterna. Dunque non sono morti, ma vivi nel Dio Vivente. Non è detto, però, che essi abbiano conseguito la perfezione della fede prima della loro morte. Dunque vi è lo stato di alcuni che, benché siano sicuri della salvezza eterna perché muoiono nell’amicizia di Dio, hanno ancora bisogno di purificazione (cfr. Apocalisse 21-27) prima di entrare al cospetto celeste (cfr. Compendio del Catechismo n. 210). Qui interviene la preghiera di intercessione e suffragio di tutta la Chiesa, compresa l’offerta dell’Eucarestia. In particolare i beati in cielo chiedono a Dio per coloro che passano per il purgatorio e per noi la gioia eterna, e noi, memori del bene ricevuto e dell’esempio di fede dei nostri cari, ci associamo chiedendo «che splenda ad essi la Luce perpetua». Questa corrispondenza tra cielo e terra viene da sempre denominata dalla Chiesa “comunione dei santi”.