Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 10 ottobre 2024
 
 

La scarsità di gamberetti condanna i pinguini

28/04/2011  Uno studio americano dimostrerebbe che la diminuzione del cibo e la concorrenza nel procurarselo è la principale causa di estinzione dei pinguini. Peggio dello scioglimento dei ghiacci.

Non è lo scioglimento dei ghiacci ma la mancanza di cibo a provocare, giorno dopo giorno, la progressiva estinzione dei pinguini, calati del 50%, che vivono nella parte occidentale della penisola Antartica e nell’adiacente Mare di Scotia. A sostenerlo è Wayne Trivelpiec, biologo e professore alla Montana State University che, insieme con i suoi colleghi, ha condotto uno studio partito dall’esame delle due specie maggiormente coinvolte in questo crollo demografico: da un lato il pinguino Adelia, che trascorre l’inverno sulla banchisa, dall’altro il pinguino dal sottogola che risente molto meno dello scioglimento dei ghiacci poiché trascorre molto tempo in acqua. Bene, a dispetto di quanto sarebbe facile supporre, entrambe le specie hanno la stessa percentuale di estinzione e questo, secondo Trivelpiec, non sarebbe imputabile direttamente allo scioglimento dei ghiacci ma alla scarsità di cibo.
L’aumento delle temperature infatti provoca una diminuzione della densità del krill, nutrimento base di entrambe le specie: secondo i calcoli fatti, il riscaldamento del mare e l’incremento di altri animali mangiatori di krill, soprattutto le balene ma anche alcuni tipi di foca, hanno diminuito la quantità di gamberetti disponibili per i pinguini di circa l’80% rispetto agli anni Settanta. Proseguendo di questo passo, i pinguini scompariranno presto, con o senza ghiacciai.

Tag:
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo