Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 04 ottobre 2024
 
 

L'Italia del futuro si mette in mostra

21/04/2013  La mostra itinerante “Italia del futuro” girerà i continenti per sottolineare la centralità e l'importanza della ricerca e dello sviluppo tecnologico come eccellenze del nostro Paese.

Finalmente una ragione di ottimismo. Si parte da Tokyo per un viaggio alla scoperta delle più significative eccellenze scientifiche italiane. Il mondo intero ci conosce come il paese del cibo, del vino, della moda, del design.
Dal prossimo 17 aprile si scoprirà che da noi c'è pure altro e che in quell'altro c'è il nostro futuro. Presso l'Istituto Italiano di Cultura della capitale giapponese verrà inaugurata la mostra itinerante “Italia del futuro” dove i visitatori apprenderanno che scienza e tecnologia rappresentano i cardini del nostro sviluppo prossimo. Dal Giappone, dove si fermerà un mese, la mostra girerà i continenti: andrà a San Francisco e a Los Angeles e poi a Vancouver e a Toronto, quindi ad Algeri, Tripoli e Baghdad. Infine verrà portata in Ungheria a Budapest, in Bulgaria a Sofia.

Nel percorso espositivo, nato da un'idea di Manuela Arata e dall'iniziativa del Cnr, si parte dal nuovo Made in Italy dove troveremo tessuti autopulenti che non hanno bisogno della lavatrice, sensori elettronici per la rilevazione di CO2 nelle bottiglie di vino, dispositivi fotovoltaici di terza generazione.
Nell'area trasporti incontreremo modelli di carene di motoscafi, ma anche materiali plastici utilizzati dalla Boeing per l'aereo più veloce del mondo e per una fusoliera a fibre di carbonio che nasce a Grottaglie in Puglia.

Nel settore medicina sono esposti impianti ossei di ceramica sviluppati dal l'Istec-CNR e sistemi per la riabilitazione degli arti dell'Iit di Genova.
Sempre a cura dell'Istituto italiano di tecnologia ligure, ma pure dell'Istituto Sant'Anna di Pisa troviamo un affascinante robot umanoide chiamato I-Cub ed un robot Dustcart (carrello per l'immondizia) che già si sposta con grande autonomia in alcuni paesini della Toscana per la raccolta differenziata. Mentre un nostro chirurgo robot è all'opera sia nell'Istituto europeo del cancro a Milano che all'ISMETT di Palermo dove consente una microchirurgia impossibile alla mano dell'uomo.

C'è poi il calcestruzzo trasparente che già vendiamo in Estremo Oriente e che permette di costruire enormi edifici di cemento che paiono di vetro . Mentre i laboratori del Gran Sasso ci fanno capire come i fisici italiani riescono a catturare i neutrini, cioè le più elusive delle particelle.
Infine la mostra illustrerà che anche per l'archeologia e i beni culturali la scienza italiana è in prima linea. Ciò è d'attendersi perchè questi aspetti della cultura sono nel Dna della nostra gente. A Tokyo verrà portata la ricostruzione virtuale della tomba etrusca Regolini Galassi e il portale del Museo virtuale dell'Iraq.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo