Chi non è mai stato a una Feria in Andalusia non può certo immaginare quanto la tradizione di queste feste sia per gli spagnoli ancora forte e sentita. Per alcuni giorni, la città sembra fermarsi, anche i negozi spesso sono chiusi e la gente si prende dei giorni di vacanza per partecipare alle celebrazioni, agli spettacoli e ai numerosi eventi.
Cavalli, giostre, spettacoli di flamenco, a volte los toros, le corride. Le donne vestono l'abito tradizionale andaluso, il cosiddetto traje gitano, spesso de lunares, cioè nella classica fantasia a pois nera e rossa, rossa e bianca, o ancora verde e bianca, i colori della bandiera andalusa.
E poi, in giro per la città. sia a mezzogiorno (per la cosiddetta Feria del mediodia) che la sera, tanti angoli dove si può trascorrere simpatici momenti in compagnia davanti a un buon bcchiere di vino di Jerez o di cerveza (la birra) e a una tapas, i classici stuzzichini a base di prosciutto (il celebre jamon iberico), formaggio, peperonata (il pisto) o tortilla, l'appetitosa frittata con patate e cipolle tipica della regione.
La Feria più celebre è sicuramente la Feria de Abril di Siviglia. Quest'anno si è svolta dal 2 all'8 maggio.
La Feria de Abril fu istituita nel 1864, curiosamente da due non sivigliani: un basco e un catalano. L’obiettivo principale di questi due imprenditori era semplicemente quello di incrementare il commercio e gli affari. Senza dubbio, col passare degli anni, la gente del luogo la trasformó in un evento festoso. Attualmente é uno delle celebrazioni folcloriche piú importante della Spagna e una delle principali attrazioni turistiche di Siviglia, pur mantenendo quello che era il suo fine iniziale.
Come in molte altre città dell'Andalusia e della Spagna, la Feria de Abril ha luogo in un terreno gigante (il cosiddetto recinto ferial di Siviglia è di circa 1.500 per 700 metri).
E' posto appena fuori dal centro della cittá a sud del quartiere de Los Remedios, di fronte al parco di Maria Luisa. Qui la gente e le imprese costruiscono piú di mille casette provvisorie, chiamate casetas, con tavole di legno e tetto di telone. Il risultato é una cittá effimera che dura solo una settimana.
L’entrata principale é un enorme monumento, anch’esso provvisorio, che ogni anno si rifá a uno dei monumenti piú conosciuti o degli edifici piú importanti di Siviglia.
Le strade sono illuminate da migliaia di lampade e lampioncini di carta. Nel pomeriggio non ci si puó perdere il maestoso passeggiare di cavalli e carrozze. Gli uomini nei loro vestiti tipici, con il cappello cordobes (in stile Cordova), le donne con vestiti da flamenco. L’animazione per le strade non si ferma né di giorno né di notte
La maggior parte delle casetas sono piccole e private: di famiglie, gruppi di amici o imprese. É importante sapere che hanno un carattere personale e privato e vi si puó accedere solo se amici, familiari, o invitati.
Andare in una di queste casette non é come stare seduti al bar con un amico. Bisogna piuttosto pensare di essere in visita a casa di questo amico. In ogni modo, c’é una grande ospitalitá ed é molto facile che si invitino passanti e turisti, soprattutto nelle casette di famiglie e piccole imprese.
Le casette pubbliche sono quelle dei partiti politici e dei differenti distretti di Siviglia. Sono solitamente grandi cosí da poter ospitare chi non ha un propria casetta. Esistono giá piú di mille casette, e la domanda per aprirne delle nuove é talmente alta che si sta pensando di trovare alla feria una nuova collocazione in un futuro non molto lontano.
A bailar, a bailar: le sevillanas
"A ballare, a ballare". recitano i versi di una delle più famose sevillanas, tradizionali balli folklorici della città di Siviglia, che si ballano in coppia anche in tutte le altre città dell'Andalusia, da Almeria a Granada.
Quasi tutti, specie le donne, sanno danzare questo ballo che è diviso in quattro diverse parti, che rappresentano i quattro momenti dell'amore: l'innamoramento, il corteggiamento, il litigio e la riconciliazione.
Pur non facendo parte del repertorio tradizionale delle danze gitane, questo ballo utilizza comunque alcuni dei classici movimenti del flamenco: il cosiddetto braceos, movimento armonico di braccia e mani, e anche lo zapateado, il tradizionale battere di tacchi.