Da qualche giorno abbiamo saputo che una compagna di scuola di mia figlia, che ha 8 anni, si è ammalata di leucemia e dovrà sottoporsi a una lunga terapia. La bambina, che è nata in Italia da genitori cinesi, è una di quelle con cui Ilaria gioca spesso, forse perché le due si trovano bene insieme per il carattere simile, tranquillo e sorridente... Siamo molto tristi per lei e nello stesso tempo ci preoccupiamo della reazione della nostra bambina e ci domandiamo come affrontare la questione. Io vorrei spiegarle che cosa sta affrontando l’amica nel modo più adatto alla sua età ma comunque chiaro, mentre mia moglie è convinta che sia meglio parlarne il meno possibile... ANDREA —
Caro Andrea, direi che il metodo migliore sia seguire le richieste di Ilaria. Certamente vi starà ponendo domande per capire che cosa sta accadendo alla sua amica a cui potrete dare risposte, come dici tu, «nel modo più adatto alla sua età». Sicuramente avrà visto libri sul corpo umano o cartoni animati che ne spiegano il funzionamento con linguaggi accessibili anche a lei. Basandovi sulle informazioni che ha già, potrete parlarle sottolineando l’importanza delle cure per gli effetti straordinari che ormai riescono ad avere.
Quel che diventa decisivo è non dimenticare l’importanza del tono, degli sguardi, degli imbarazzi che Ilaria sarà molto attenta a rilevare nel vostro atteggiamento, perché proprio da quello deriverà la sua capacità di immaginare le tante cose belle da fare insieme “quando sarà guarita” e di realizzare quelle che comunque possono essere condivise fin d’ora. Fosse anche solamente starle accanto in silenzio, quando si sente particolarmente stanca. Visto che si tratta di una sua amica che già frequenta, sarà più semplice farsi dire dai genitori in che cosa potrete essere di aiuto, trovando la giusta misura tra l’essere invadenti o, peggio ancora, distanti “per non disturbare”, una reazione che, ancor di più nel caso di una bambina, può essere letta come un giudizio negativo sulla sua situazione...
Due ultime note: attenzione al momento in cui la piccola paziente perderà i capelli, che non è una prova angosciante della malattia ma il segnale degli effetti della cura, che un po’ distrugge, ma soprattutto guarisce! E attenzione ai discorsi tra adulti (tipo mamme e papà fuori scuola) che i bambini assorbono senza nemmeno che ve ne accorgiate. È lì che talvolta viene detta una frase presto dimenticata da tutti. Ma che a qualcuno può far molto male