M. GABRIELLA L. Nel brano della vocazione di Mosè, quando egli vede il roveto che non brucia, la traduzione della Cei non è fedele; infatti in Es 3,3 leggiamo: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo», mentre nell’originale ebraico c’è un verbo che significa “scostarsi, allontanarsi”.
In effetti il verbo ebraico sûr che la
Cei traduce con “avvicinare”, letteralmente
significa “deviare”, “andare via (dalla strada
prevista)”; nel nostro caso però l’azione
descritta non implica un allontanamento
dal roveto (segno della presenza di Dio),
ma una deviazione dalla strada che Mosè
stava percorrendo. Dovremmo immaginare
questa scena: preso dalla curiosità di
osservare più da vicino questo fatto straordinario,
egli lascia la direzione che seguiva
con il gregge al pascolo e decide di deviare
verso il roveto. La Cei preferisce semplificare e indicare il risultato finale di questa
deviazione, cioè l’avvicinamento al roveto.
La stessa cosa avviene al v. 4 («Il Signore
vide che si era avvicinato [di nuovo il verbo
sûr] per guardare»), mentre al v. 5 c’è il
verbo qarab che viene tradotto fedelmente
(«Non avvicinarti oltre!»).