(Nella foto in alto: il fermo di uno dei senegalesi)
Sono state fermate tre persone per l’omicidio di Desirée Mariottini, la ragazza di 16 anni trovata morta nel quartiere romano di San Lorenzo dopo essere stata drogata e poi abusata sessualmente mentre si trovava in uno stato di incoscienza.
Gli investigatori hanno fermato due senegalesi di 26 e 43 anni, irregolari in Italia, ma nella morte della ragazza sarebbero implicate altre persone in via di identificazione. Un uomo di origine nigeriana sarebbe in stato di fermo in questura. Dalle indagini è emerso che Desirée avrebbe assunto droga già nel pomeriggio del 18 ottobre e avrebbe perso coscienza per poi morire nella note del 19 ottobre.
La fine atroce della ragazza è avvenuta in uno stabile abbandonato, degradato ed occupato, in via dei Lucani. Uno dei tanti coni d’ombra della metropoli, luoghi che sfuggono alla legge, in cui si concentrano degrado e attività illecite come lo spaccio di droga.
San Lorenzo sorge vicino alla Stazione Termini, al rione Esquilino, all’università La Sapienza. e al cimitero del Verano. Non è una periferia abbandonata. È un quartiere storico di Roma, il luogo bombardato nel luglio del 1943, nel quale arrivò a consolare la popolazione terrorizzata papa Pio XII, immortalato nella celebre foto che lo ritrae fra la folla, con le braccia allargate, “un angelo con gli occhiali”, come canta Francesco De Gregori.
San Lorenzo è stato un luogo di mobilitazione politica di sinistra (per la presenza di un centro sociale e della sede di radio Onda Rossa), ma c’è anche una storica presenza della Chiesa con le attività dell’Opera San Pio X della Parrocchia S. Maria Immacolata e S. G. Berchmans. Ogni anno l’8 dicembre una processione con la statua della Madonna attraversa le strade del quartiere. Il quartiere è popolato di studenti fuori sede, che studiano alla Sapienza. Molti appartamenti di San Lorenzo sono condivisi da studenti calabresi, pugliesi, siciliani. Gran parte delle attività commerciali puntano a questa clientela giovanile, con un fiorire di pub, birrerie, pizzerie, paninoteche. Oltre ai locali sempre aperti gestiti dagli immigrati. Ci sono alcuni supermercati, i negozi dei cinesi e anche un paio di librerie come Giufà, un luogo aperto fino a tardi dove si organizzano eventi culturali e si può trascorrere il tempo in mezzo ai libri sorseggiando un cappuccino o uno spritz.
Ci sono quartieri di Roma messi molto peggio, San Lorenzo mantiene comunque una sua vitalità, ma il degrado è strisciante. Piazzale Tiburtino, accanto alla Stazione Termini, spesso è un bivacco di immigrati e la storica edicola che si affacciava sul piazzale, una volta aperta giorno e notte, pochi mesi fa è stata demolita. I muri e i portoni sono coperti di graffiti. Spesso i rifiuti vengono abbandonati in strada dove rimangono per giorni. Lo spaccio di droga è diffuso, anche se le strade del quartiere sono sorvegliate da numerose telecamere.
Il comitato di quartiere ha organizzato una fiaccolata, mentre gli estremisti di Forza Nuova annunciano “una passeggiata “ a San Lorenzo. La vicenda di Desirée viene strumentalizzata politicamente, anche in chiave elettorale. Matteo Salvini, che parla di ruspa, alza i toni, Luigi Di Maio chiede più poteri per il sindaco Raggi. La Raggi, da parte sua, annuncia il ridicolo provvedimento di vietare a San Lorenzo il consumo di alcolici dopo le 21. Come se la morte di Desirée fosse colpa di una birra o un mojito di troppo.