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mercoledì 16 ottobre 2024
 
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La Turchia ha invaso la Siria, obiettivo i territori curdi

09/10/2019  Dopo il via libera di Trump, il presidente turco Erdogan ha annunciato su Twitter l'inizio delle operazioni militari contro le milizie curde nella Siria settentrionale. In corso i primi raid aerei.

Il dado è tratto. Su Twitter, come ormai è d’uso comune, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato nel primo pomeriggio di mercoledì 9 ottobre l’inizio dell’offensiva turca nella Siria del Nord. “Le forze armate turche, insieme con l’esercito nazionale siriano, hanno appena lanciato #OperationPeaceSpring contro i terroristi del PKK/YPG e Daesh nella Siria del nord. La nostra missione è prevenire la creazione di un corridoio del terrore lungo il nostro confine meridionale e portare pace nella regione”, ha scritto Erdogan.Curioso che la parola “pace” risuoni due volte nelle poche righe di un tweet che annuncia una guerra.

L’ “Operazione primavera di pace” era annunciata e  prevedibile dopo il via libera dato ai turchi dal presidente americano Trump nella notte fra domenica e lunedì. I portavoce dei combattenti curdi accusano la Turchia di aver compiuto dei raid aerei su aree abitate da civili nella regione di Ras al-Ayn. "Gli aerei da guerra turchi hanno iniziato ad eseguire raid aerei su zone abitate da civili. C'è un panico enorme tra gli abitanti della regione", ha reso noto su Twitter il portavoce delle Forze democratiche della Siria (Fds), Mustafa Bali. Sono state segnalate diverse esplosioni e le televisioni locali hanno mostrato  le immagini di una fitta coltre di fumo che si leva dalla parte siriana del confine. Le forze armate turche non avrebbero ancora attraversato il confine fra Siria e Turchia. Un combattimento sul campo sarebbe più rischioso per i turchi, i quali invece possono trarre vantaggi importanti dalla guerra aerea, dal momento che i curdi non dispongono dell’aviazione.

Intanto le autorità curdo-siriane annunciano una mobilitazione e allerta generali in tutto il Nord-Est siriano per difendersi dalle "minacce dell'esercito turco e dei suoi mercenari di attaccare la regione frontaliera siriana nord-orientale”.

I curdi sono stati alleati degli Stati Uniti nella guerra contro l’ISIS e detengono nei loro campi di prigionia migliaia di jihadisti, ma Erdogan considera i combattenti curdi dei terroristi. Togliendo alle milizie curde il controllo della pare settentrionale della Siria, Erdogan intende creare una fascia di sicurezza alla frontiera in cui spostare parte degli oltre 3 milioni di rifugiati siriani che hanno trovato rifugio in Turchia durante la guerra civile in Siria.

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