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sabato 19 aprile 2025
 
 

La Via Crucis di un prete buono

15/05/2015  Esce nei cinema Calvario, un film durissimo con la cadenza del thriller per riflettere sul significato del perdono.

Calvario, nei cinema dal 14 maggio, si apre con una citazione di sant’Agostino: «Non disperare: uno dei due ladroni fu salvato. Non ti illudere: uno dei due ladroni fu dannato». Segue la prima scena: un sacerdote (Brendan Gleeson) ascolta la voce di un uomo nel confessionale. L’uomo gli rivela di aver subito abusi da un prete quando era bambino. Il confessore lo invita a denunciarlo, ma l’uomo dice che sarebbe inutile perché il sacerdote è morto. In compenso, gli rivela che per placare il suo odio ha deciso di uccidere proprio lui, perché è «un buon prete». Quindi gli dà appuntamento alla domenica successiva, sulla spiaggia, dove compirà il suo delitto. L’inizio è sconvolgente e il resto del film non è da meno. Padre James, questo è il nome del confessore, ha una piccola parrocchia in un paese in riva al mare in Irlanda. Prima di prendere i voti è stato sposato, è rimasto vedovo e ha avuto una figlia che ora è una donna piena di fragilità.

Lo seguiamo nei giorni che lo separano dall’appuntamento fatale e che sono tappe di una vera e propria Via Crucis. Padre James, infatti, incontra i suoi parrocchiani. Ciascuno di essi potrebbe essere il potenziale assassino, dall’ambiguo speculatore al vecchio scrittore agnostico. Il prete ha una parola buona per tutti, ma è sempre più difficile non vacillare di fronte all’atmosfera carica di cinismo e di desolazione che si addensa su di lui. Solo la fede, oltre a una forte dose di ironia, lo aiuta a resistere fino alla resa dei conti. Costruito come un thriller, è un film durissimo che inchioda alla sedia dal primo all’ultimo minuto, sorretto dalle magistrali interpretazioni degli attori, da dialoghi fulminanti e dalla bravura del regista nell’usare in funzione simbolica l’aspra bellezza del paesaggio. Il senso dell’opera è racchiuso in un dialogo tra padre James e sua figlia. Lui: «Si parla troppo dei peccati e troppo poco delle virtù». Lei: «E qual è secondo te la virtù più importante?». Lui: «Il perdono ultimamente è molto sottovalutato».

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