Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 14 ottobre 2024
 
dossier
 

La Via Crucis tra Vangelo e tradizioni

23/02/2016  Nella Via Crucis non tutte le stazioni si trovano nei Vangeli. È da supporre che siano state aggiunte in tempi successivi. Come e quando?

La Via Crucis affonda le sue origini nella pietà popolare verso il Cristo sofferente sviluppatasi fra il XII e il XV secolo. Questa devozione intende evocare il pellegrinaggio lungo la Via dolorosa a Gerusalemme.
Originariamente questa pia pratica non aveva un numero preciso e definito di quadri, soste o “stazioni”.

Queste erano lasciate alle tradizioni della pietà locale, la quale attingeva anche da testi devoti non scritturistici. Così è per l’incontro di Gesù con la madre, per il numero delle cadute, per l’incontro con Veronica.
Il numero delle “stazioni” e il loro contenuto furono precisati dall’autorità ecclesiastica nel 1731, accogliendo la prassi allora più diffusa che comprendeva anche questi momenti non presenti nei Vangeli. Dal 1975 è possibile sostituire le stazioni tradizionali con altri momenti della Passione desunti dai Vangeli e concludere sempre con la Risurrezione di Gesù.

Multimedia
«Facciamo esperienza del deserto interiore per ascoltare la voce di Dio»
Correlati
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo