La via Francigena, come tutti i cammini, si percorre da sempre a piedi, oppure in bici. Ma per quei pellegrini, e sono molti, che usano anche il treno per coprire almeno alcune tappe del percorso ora c’è un biglietto scontato.
E’ il frutto di un accordo siglato tra Trenitalia e Associazione europea delle vie Francigene che prevede per il tratto italiano che parte dalla Valle D’Aosta e arriva a Roma, la possibilità di utilizzare i treni regionali usufruendo del 10% di sconto. Sono interessate le 22 le stazioni ferroviarie che intercettano il percorso della Via Francigena, dalla Valle d’Aosta al Lazio, passando per Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Toscana. Le “credenziali” per poter accedere allo sconto sono distribuite lungo tutto il tracciato europeo della “Via”: 1800 chilometri che partono da Canterbury e arrivano a Roma.
Si stima che nel 2016 i pellegrini che hanno percorso il tratto “italiano” siano stati oltre 50 mila. Ancora pochi rispetto a quelli che hanno effettuato il “Cammino di Santiago”, che sono stati 250 mila, ma molti di più rispetto a pochi anni fa. La maggior parte va a piedi, un quinto preferisce la bici, ma è sempre più utilizzato, in combinazione con le altre modalità, anche il treno.
La Via Francigena è storicamente la via che viene dalle "France". Anticamente con tale nome sono stati chiamati più percorsi che venendo da ovest entravano in Italia, con meta Roma, capitale della Cristianità, per visitare la tomba dell’apostolo Pietro. Due percorsi, riscoperti e utilizzati dai pellegrini sono: quello che, collegandosi al Cammino di Santiago, dalla Spagna e dal sud della Francia entra dal Passo del Monginevro, percorre la Val di Susa, tocca Torino e Vercelli; l’altro è la strada che percorrono i pellegrini provenienti dal nord della Francia e dall'Inghilterra e passando dal Passo del Gran S. Bernardo e Aosta arriva anch'essa a Vercelli. Da lì l’itinerario si unifica passando per Pavia, Piacenza, Fidenza, Passo della Cisa, Pontemoli, Lucca, Siena, Bolsena, Viterbo.
Chi percorre la Francigena? L’ identikit del pellegrino, in base a un recente sondaggio, evidenzia che si tratta di persone ''generalmente di elevato livello di istruzione – spiega Massimo Tedeschi, presidente dell’Aevf (Associazione europea vie Francigene) - quindi curiosi di conoscere non solo l'Italia di Roma, Venezia e Firenze. Mediamente hanno una certa disponibilità di spesa. Circa la metà impegna una settimana, un quarto un weekend. Ma un altro quarto resta anche due-tre settimane: dato molto interessante per la destagionalizzazione e lo sviluppo dei piccoli paesi. Promuovendo ora l'utilizzo del mezzo ferroviario, offriamo un importante aiuto alle persone anziane o non allenate''.
Il primo riscontro dell’iniziativa è positivo se in tre mesi dalla nascita dell'accordo, ''senza ancora una particolare pubblicità, sono state distribuite 4 mila credenziali numerate al costo di 5 euro, con 100 mila visitatori mensili sulle pagine web dedicate”, aggiunge Tedeschi.
“E’ un bell’esempio di mobilità sostenibile – ha concluso Orazio Iacono, direttore della divisione passeggeri regionale Trenitalia - in un Paese in cui è viva la cultura del trasporto privato, stiamo incentivando l'uso delle ferrovie regionali: abbiamo infatti investito 4,5 miliardi in nuovi treni e speriamo quindi in una mobilità sempre più sostenibile e integrata”.