Carissimi, vorrei un vostro consiglio su una situazione molto delicata che stiamo vivendo nella nostra famiglia. La mamma di mia moglie è molto malata da tempo e la domenica ci alterniamo con mia cognata per farle compagnia e prenderci cura di lei, visto che anche il marito è molto anziano e non può assolutamente farcela da solo. La domanda riguarda mio figlio che ha 7 anni e che quasi tutte le volte viene lasciato a casa di un amico o all’oratorio con un altro papà, oppure dai vicini, che sono sempre molto gentili con noi e che noi abbiamo aiutato in passato in una situazione simile. Mia moglie preferisce così perché dice che non vuole che si impressioni e diventi triste, mentre io penso che ogni tanto sarebbe meglio che venisse, soprattutto per far piacere alla nonna, ma anche perché è giusto che si renda conto che nella vita esiste anche la malattia e che un bambino può essere di conforto a un adulto. Sbaglio?
GIORGIO
— Caro Giorgio, mi pare di capire dalla tua e-mail che le condizioni della nonna sono particolarmente serie e per questo motivo penso che tu abbia ragione a portarlo con voi, sia per regalare alla mamma di tua moglie la gioia di vedere il nipotino sia per dare a lui la possibilità di comprendere quel che sta accadendo e non trovarsi di colpo un giorno di fronte alla notizia che la nonna non c’è più. Ovviamente preservandolo da aspetti che rischiano di essere impressionanti... Se posso darti un ulteriore consiglio, ti direi di far tu da tramite per rispondere alle sue domande, se ce ne saranno, e anche per proporgli di fare insieme qualcosa che gli piaccia, magari quello stesso giorno. Come non capisco perché molti genitori vogliano preservare il proprio bambino da qualsiasi “cosa brutta” della vita (cercando di evitare tutte le minime fatiche e sofferenze), così mi sembrano inutili i tentativi di smorzare il divertimento o i piccoli piaceri in nome del fatto che, ad esempio, «la nonna sta male». Come se l’intristirsi degli altri le servisse a qualcosa o tantomeno le facesse piacere... Nella vita c’è tutto, gioia e malattia, fatica e allegria. Aiuta il tuo bambino ad accorgersene. Da grande diventerà un adulto che sa vedere gli altri.