«Quando sei qui con me,
questa stanza non ha più pareti,
ma alberi, alberi infiniti.
Quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola
no, non esiste più.
Io vedo il cielo sopra...». Così cantava il grande Gino Paoli nell'indimenticabile Il cielo in una stanza, metafora di un sogno che non ha confini, è a tal punto incontenibile che nemmeno le pareti di una casa possono limitarlo o racchiuderlo.
Diciamo la verità: esperienza rara, quella descritta dalla canzone. Più spesso capita il contrario: che la vita si scolori, si riduca a una routine spenta e stanca. Allora succede che le stanze in cui consumiamo il nostro tempo si trasformino in piccole-grandi prigioni dei nostri sogni, delle nostre più profonde aspirazioni, e diventino simbolo della nostra insoddisfazione.
Qualcuno, a un certo punto, ha guardato in faccia la realtà e ha avuto il coraggio di misurare la propria "superficie di vita". E niente è stato più lo stesso.
Guardate il video qui sotto e capirete che cosa significa: