Gesù ha istituito il sacramento dell’Eucaristia
nel contesto di una cena il cui scopo
è la condivisione dello stesso cibo. Infatti,
la Comunione è il traguardo normale
della piena partecipazione alla Messa.
Ma l’adorazione del pane consacrato fuori
della Messa non è in contrasto con essa e
con la Comunione. Anzi, le stesse norme
affermano che «la celebrazione dell’Eucaristia
nel sacrificio della Messa è veramente
l’origine e il fine del culto che a essa
viene reso fuori della Messa... Se Cristo ha
istituito questo sacramento come nostro
cibo, non per questo è sminuito il dovere
di adorarlo». Se prima della riforma conciliare
l’adorazione aveva preso talora il
sopravvento sulla Messa (anche per il fatto
che il sacerdote celebrava da solo e in latino
all’altare), non è oggi il caso di arroccarsi
sul versante opposto con modalità anche
di pessimo gusto, come riportato.