Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 17 maggio 2025
 
dialogo
 

Venerdì di Ramadan, il Corano spiegato da un sacerdote

17/06/2017  Alla moschea al-Wahid di Milano la Comunità religiosa islamica italiana (Coreis) ha organizzato un incontro con padre Michel Lagarde, docente del Pontificio istituto di studi arabi e islamici e Premio Unesco per la cultura araba. La lezione si è tenuta nell'ambito di un ciclo di conversazioni aperte a tutta la cittadinanza.

(Foto Reuters: musulmani durante la preghiera del venerdì in moschea

 

«Ho scelto di dedicare la mia vita all’avvicinamento al mondo dei musulmani. E ho deciso di farlo studiando in profondità la lingua araba per poter accedere alle fonti e ai testi dell’islam in modo diretto». Venerdì 16 giugno, la moschea al-Wahid di Milano è stata teatro di una straordinaria lezione di dialogo interreligioso e confronto culturale: padre Michel Lagarde, sacerdote cattolico, studioso di fama internazionale di dottrina islamica, docente al Pontificio istituto di studi arabi e islamici di Roma e Premio Unesco per la cultura araba, è stato affidato il compito di commentare il primo capitolo del Corano, il libro sacro dell’islam.

 

“Io sono un religioso cristiano, ma ogni giorno leggo il Corano”, ha spiegato lo studioso francese, 78 anni, durante l’incontro organizzato dalla Coreis, la Comunità religiosa islamica italiana, di cui l’imam della moschea al-Wahid - e in passato studente di padre Lagarde - Yahya Pallavicini è vicepresidente.

 

Davanti agli ascoltatori musulmani e alcuni cristiani riuniti in moschea, padre Lagarde ha dedicato la sua lezione al commento della “sura al Fatiha”, apertura o prologo del Corano, attraverso l’analisi della struttura del testo arabo, affiancato dalla traduzione in italiano, e la spiegazione dell’etimologia delle singole parole. Il sacerdote non ha mancato di mettere a confronto la preghiera islamica e quella cristiana del “Padre nostro”, mettendo in luce le similarità dei testi, pur nella diversità delle fedi. “Dio è uno solo e Lui ama le differenze, che non sono il caos”, ha commentato. L'incontro tra confessioni si esprime anche attraverso lo studio dei testi. E padre Lagarde ha esortato sia i musulmani che i cristiani a ritornare a leggere e studiare le fonti della propria confessione religiosa. 

 

La Coreis riunisce il maggior numero di italiani musulmani ed è nata per dare un volto ufficiale all'islam nel nostro Paese, lontano da ogni forma di radicalismo e deformazione ideologica. La Comunità è molto impegnata nel dialogo con il mondo cristiano e quello ebraico. Ogni venerdì nella moschea al-Wahid - luogo di culto riconosciuto dal Comune di Milano dal 2000 - imam italiani pronunciano sermoni in lingua italiana. Nei venerdì del mese del Ramadan, periodo dedicato alla preghiera e al digiuno e uno dei cinque pilastri dell'islalm, l'imam Pallavicini e la Comunità religiosa islamica hanno deciso di aprire le porte della moschea a tutta la cittadinanza, musulmani e persone di altre fedi, proponendo un ciclo di conversazioni di approfondimento religioso e culturale intitolato "Un digiuno alla luce della conoscenza". Un'opportunità anche per far conoscere a chi non è musulmano la realtà del mondo islam in Italia e a Milano, in un momento particolarmente difficile travagliato per l'immagine dell'islam nel mondo. 

Multimedia
Finisce il Ramadan: a Torino, arcivescovo e sindaco intervengono alla festa
Correlati
WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
14

Stai visualizzando  dei 14 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo