(Foto Reuters: musulmani durante la preghiera del venerdì in moschea)
«Ho scelto di dedicare la mia vita all’avvicinamento al mondo dei musulmani. E ho deciso di farlo studiando in profondità la lingua araba per poter accedere alle fonti e ai testi dell’islam in modo diretto». Venerdì 16 giugno, la moschea al-Wahid di Milano è stata teatro di una straordinaria lezione di dialogo interreligioso e confronto culturale: padre Michel Lagarde, sacerdote cattolico, studioso di fama internazionale di dottrina islamica, docente al Pontificio istituto di studi arabi e islamici di Roma e Premio Unesco per la cultura araba, è stato affidato il compito di commentare il primo capitolo del Corano, il libro sacro dell’islam.
“Io sono un religioso cristiano, ma ogni giorno leggo il Corano”, ha spiegato lo studioso francese, 78 anni, durante l’incontro organizzato dalla Coreis, la Comunità religiosa islamica italiana, di cui l’imam della moschea al-Wahid - e in passato studente di padre Lagarde - Yahya Pallavicini è vicepresidente.
Davanti agli ascoltatori musulmani e alcuni cristiani riuniti in moschea, padre Lagarde ha dedicato la sua lezione al commento della “sura al Fatiha”, apertura o prologo del Corano, attraverso l’analisi della struttura del testo arabo, affiancato dalla traduzione in italiano, e la spiegazione dell’etimologia delle singole parole. Il sacerdote non ha mancato di mettere a confronto la preghiera islamica e quella cristiana del “Padre nostro”, mettendo in luce le similarità dei testi, pur nella diversità delle fedi. “Dio è uno solo e Lui ama le differenze, che non sono il caos”, ha commentato. L'incontro tra confessioni si esprime anche attraverso lo studio dei testi. E padre Lagarde ha esortato sia i musulmani che i cristiani a ritornare a leggere e studiare le fonti della propria confessione religiosa.
La Coreis riunisce il maggior numero di italiani musulmani ed è nata per dare un volto ufficiale all'islam nel nostro Paese, lontano da ogni forma di radicalismo e deformazione ideologica. La Comunità è molto impegnata nel dialogo con il mondo cristiano e quello ebraico. Ogni venerdì nella moschea al-Wahid - luogo di culto riconosciuto dal Comune di Milano dal 2000 - imam italiani pronunciano sermoni in lingua italiana. Nei venerdì del mese del Ramadan, periodo dedicato alla preghiera e al digiuno e uno dei cinque pilastri dell'islalm, l'imam Pallavicini e la Comunità religiosa islamica hanno deciso di aprire le porte della moschea a tutta la cittadinanza, musulmani e persone di altre fedi, proponendo un ciclo di conversazioni di approfondimento religioso e culturale intitolato "Un digiuno alla luce della conoscenza". Un'opportunità anche per far conoscere a chi non è musulmano la realtà del mondo islam in Italia e a Milano, in un momento particolarmente difficile travagliato per l'immagine dell'islam nel mondo.