Di due, uno. Ma di peso. Su proposta del Consiglio dei Cardinali, papa Francesco ha approvato ad experimentum
lo statuto del nuovo Dicastero per i laici, la famiglia e la vita nel
quale confluiranno, dal primo settembre 2016, l'attuale Pontificio
Consiglio per i laici e quella per la famiglia. In quella data ambedue i Dicasteri
cesseranno dalle loro funzioni e verranno soppress, essendo abrogati
gli articoli 131-134 e 139-141 della Costituzione apostolica Pastor
bonus, del 28 giugno 1988.
Secondo lo statuto approvato da Bergoglio, “il Dicastero è
competente in quelle materie che sono di pertinenza della Sede
Apostolica per la promozione della vita e dell’apostolato dei fedeli
laici, per la cura pastorale della famiglia e della sua missione,
secondo il disegno di Dio e per la tutela e il sostegno della vita
umana”.
Il Dicastero è presieduto dal prefetto, coadiuvato da un segretario, che potrebbe essere laico, e da
tre sotto-segretari laici, ed è dotato di un congruo numero di
officiali, chierici e laici, scelti, per quanto è possibile, dalle
diverse regioni del mondo. Sarà articolato in tre Sezioni: per i fedeli
laici, per la famiglia e per la vita, presiedute ciascuna da un
sotto-segretario. Avrà propri membri e disporrà di consultori.
Il
Dicastero dovrà seguire in tutto le norme stabilite per la Curia Romana.
Spetta al Dicastero animare e
incoraggiare la promozione della vocazione e della missione dei fedeli
laici nella Chiesa e nel mondo, come singoli, coniugati o no, e come
membri appartenenti ad associazioni, movimenti, comunità, con una
particolare attenzione alla loro peculiare missione di animare e
perfezionare l’ordine delle realtà temporali.
Alla luce del Magistero pontificio,
promuove la cura pastorale della famiglia, ne tutela la dignità e il
bene basati sul sacramento del matrimonio, ne favorisce i diritti e la
responsabilità nella Chiesa e nella società civile, affinché
l’istituzione familiare possa sempre meglio assolvere le proprie
funzioni sia nell’ambito ecclesiale che in quello sociale. Ha un diretto
legame con il “Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su
Matrimonio e Famiglia”, sia con la sede centrale che con gli istituti
affiliati, per promuovere un comune indirizzo negli studi su matrimonio,
famiglia e vita.
Sostiene e coordina iniziative in
favore della procreazione responsabile, come pure per la tutela della
vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale, tenendo
presenti i bisogni della persona nelle diverse fasi evolutive. Promuove e
incoraggia le organizzazioni e associazioni che aiutano la donna e la
famiglia ad accogliere e custodire il dono della vita, specialmente nel
caso di gravidanze difficili, e a prevenire il ricorso all’aborto.
Sostiene altresì programmi e iniziative volti ad aiutare le donne che
avessero abortito.
Sulla base della dottrina morale cattolica e del
Magistero della Chiesa studia e promuove la formazione circa i
principali problemi di biomedicina e di diritto relativi alla vita umana
e circa le ideologie che vanno sviluppandosi inerenti la stessa vita
umana e la realtà del genere umano.
La Pontificia Accademia per la Vita è
connessa con questo Dicastero, il quale in merito alle problematiche e
tematiche di cui all’art. 11 si avvale della sua competenza.