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venerdì 23 maggio 2025
 
Don Antonio risponde
 

L'alternativa all'aborto c'è: le donne vanno sostenute

08/06/2017  La risposta del nostro direttore, don Antonio Rizzolo, ad una lettera del Movimento per la vita di Bolzano

Stim. direttore, ho letto con vivo piacere il vostro bel servizio sul record delle nascite in provincia di Bolzano. Mi permetto, però, di farvi conoscere l’altro lato della medaglia: 563 bambini abortiti ogni anno nella nostra ricca provincia. Per questo allego lettera che abbiamo scritto come Movimenti per la vita italiani e tedeschi al giornale locale.

ANTONIETTA MORANDI - Movimento per la vita di Bolzano

La lettera al giornale è firmata anche Christian Raffl, Anni Winkler e Anna Ravelli. Ne riprendo alcuni stralci: «L’alternativa all’aborto c’è. Queste donne hanno bisogno di essere sostenute, così com’è previsto all’art. 5 della stessa legge 194, aiutate a “rimuovere le cause che porterebbero la donna all’aborto” e informate (magari dagli stessi operatori sanitari e dallo stesso medico che effettuerà l’aborto) che vi sono associazioni di volontariato (come previsto all’art. 2/d) che possono essere presenti affinché la donna non si senta sola ad affrontare una gravidanza non voluta o difficile. Nella nostra regione ci sono ben 13 Centri di aiuto alla vita ove le donne possono rivolgersi e avere tutti i possibili aiuti e consigli e solidarietà. Ideale sarebbe uno sportello proprio all’interno degli ospedali di Bolzano e Merano. Come efficace informazione e prevenzione basterebbe, oltre l’ecografia, mostrare un dvd o cd scientifico del Centro documentazione Mpv La vita umana prima meraviglia. È importantissimo informare che in ogni caso il bambino alla nascita può essere lasciato in anonimato in ospedale dove potrà essere subito adottato. E salvargli così la vita. È anche questo un gesto di amore».

Non posso che essere d’accordo. Le alternative all’aborto ci sono e la stessa legge 194 le prevede. Almeno in questo andrebbe applicata. Bisogna rendersi conto che, come sottolineava già il concilio Vaticano II nella Gaudium et spes: «La vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura; e l’aborto come pure l’infanticidio sono abominevoli delitti» (n. 51). Senza dimenticare la sofferenza che provoca anche in chi ha compiuto questo delitto o vi ha collaborato (e talvolta ha ancora più responsabilità). Un dolore che permane anche in chi, con il cuore pentito, è stato perdonato dalla misericordia del Padre.

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