Questa storia dell’inno Cinque Stelle di Fedez ci pare francamente una bolla di sapone. Fedez, per chi non lo sapesse, è una star italiana del rap. Ha appena ottenuto il disco d’oro con l’album Pop-Hoolista, 25 mila copie vendute in una sola settimana. E’ anche uno dei giudici di X Factor, il talent-show di Sky, dove si distingue per grande sensibilità e garbo (e sappiamo che non apprezzerà il complimento e la prenderà come un’offesa, essendo un rapper metropolitano). Che ha fatto di male il nostro? Ha composto l’inno dei Cinque Stelle, che farà da colonna sonora alla kermesse del Circo Massimo. Il testo di questo artista 25enne è piuttosto duro, per noi non condivisibile nei contenuti, non certo tenero col presidente della Repubblica Napolitano, ma, essendo scritto da un rapper, non si poteva pretendere un coretto o una ninna nanna. Esiste ancora o no, nei limiti del vilipendio e della diffamazione, la libertà di pensiero?
Ma due esponenti del Pd, Federico Gelli ed Ernesto Magorno, ne hanno fatto un caso politico e hanno invitato Sky a prendere posizione (“Sarebbe interessante sapere come sia giudicata da Sky, che ha mostrato sempre grande equilibrio ed equidistanza nel rapporto con la politica, l’affiliazione pubblica di Fedez al Movimento 5 stelle”). Il rapper non l’ha presa bene e ha reagito con un comunicato su Facebook: “Apprendo ora che due esponenti del Pd hanno fatto esplicita richiesta a SKY di prendere posizione riguardo al mio ruolo e alla mia presenza nel programma di X Factor per aver espresso un'opinione politica al di FUORI da tale contesto. Io non sono a X Factor per fare propaganda e mai l'ho fatta, ma da cittadino ho le mie idee politiche e non ho nessun motivo per tenerle nascoste, il fatto che per averle espresse si chieda la mia testa ci riporta indietro di 60 anni alla censura e al fascismo.Buona notte a tutti”. Come dargli torto?
Non è certo la prima volta che un artista contribuisce in musica a una kermesse di partito. La conoscono, ad esempio, Gelli e Magorno, La canzone popolare di Ivano Fossati, colonna sonora dei congressi Pd e delle feste dell’Unità? La conoscono L'Italia Giusta di Gianna Nannini, l'inno composto per il Pd di Bersani che ha accompagnato la campagna delle politiche del 2013? Eppure non risulta che la Nannini sia stata diffidata dall'andare in Tv. E allora? O forse i due parlamentari non gradiscono il rap? Cari onorevoli, se parliamo di libertà di opinione, sancita dalla Costituzione, la vostra nota a Sky è una nota stonata..