logo san paolo
mercoledì 31 maggio 2023
 
Natura da salvare
 

Le buone notizie dell'ambiente nel 2018 secondo il Wwf

07/01/2019  Grazie all'opera dell'associazone ecologista grandi risultati sono stati raggiunti per la salvaguardia della natura nel corso dell'anno appena concluso

Ottime notizie per le tigri
Da cinquant'anni il Wwf lavora a la difesa delle tigri con programmi di conservazione, che includono sia misure di emergenza sia programmi a lungo termine, per assicurare loro un futuro. Nel 2010 ha  lanciato il programma "Tiger Alive: Tx2", con l'obiettivo di raddoppiare il numero di tigri libere presenti in natura entro il 2022. Quest'anno finalmente, sono arrivate buone notizie: in Nepal le tigri sono ora 235, con un tasso di crescita della popolazione del 20%. 


Un parco in Amazzonia
 Lo spettacolare Parco Nazionale Serranía de Chiribiquete, nell’Amazzonia colombiana, con i suoi 4,3 milioni di ettari, è diventato nel 2018 la più grande area protetta della foresta pluviale tropicale, tutelato anche dall’Unesco. 


Un gorillino in più a Dzanga Sangha 
Il 15 novembre nella riserva di Dzanga Sangha è nato Ngumu, un cucciolo di gorilla di pianura occidentale!  Questa nascita è stato un piccolo tassello per scongiurare il pericolo di estinzione per questa specie, minacciata dal bracconaggio e dalla deforestazione. 


Tour Spiagge Plastic Free
Per combattere il nuovo killer dei mari che minaccia la biodiversità e invade coste e mare aperto, A partire dal 3 giugno fino alla fine dell'estate in decine di tratti di costa da nord a sud del litorale italiano 1.000 volontari hanno partecipato al Tour Spiagge Plastic Free. 


Casa degli "Sniffer Dogs"  
Alma e Loba sono i due meravigliosi cani che ogni giorno nei boschi dell'Appennino portano avanti la battaglia contro i bocconi avvelenati, che mettono in pericolo i lupi che abitano questi territori.Quest'anno il WWf ha  inaugurato la "casa degli sniffer dogs", una vera e propria casa dove Alma e Loba verranno ospitate durante le operazioni di pattugliamento in zona.

Earth Hour: record di partecipazione
Earth Hour è l'iniziativa mondiale per sensibilizzare società, aziende e istituzioni riguardo il tema del cambiamento climatico. Anche quest'anno Earth hour è stato un grande successo: ben 188 tra paesi e territori i cui individui, aziende e organizzazioni si sono mobilitati per chiedere impegni concreti sulla perdita della natura. Quasi 17.900 tra monumenti e simboli hanno spento le proprie luci.La presidente del Wwf Donatella Bianchi ha dichiarato "ancora una volta, le persone hanno parlato attraverso Earth Hour. Il record di partecipazioni di questa 11a edizione rappresenta un potente messaggio inviato da quanti nel mondo vogliono restare 'connessi' alla Terra". 

 
Educhiamo alla cultura della sostenibilità 

Educare le nuove giovani generazioni alla cultura della sostenibilità è uno dei grandi del Wwf nella convinzione che solo in questo modo sarà possibile favorire un reale cambiamento nei comportamenti, nelle scelte e negli stili di vita, capace di creare un futuro migliore, più ricco, sano ed equo per tutti. Ai progetti educativi del Wwf nel 2018  hanno partecipato 12.880 scuole italiane con 257.600 alunni. 

 

600.000 firme per la Petizione Plastica

L'Europa è il secondo produttore di plastica nel mondo e solo in Italia ogni anno si consumano solo di imballaggi 2,1 milioni di tonnellate di plastica.Il 95% dei rifiuti del Mar Mediterraneo è composto da plastica, con impatti devastanti su specie ed habitat, in particolare sono 134 le specie vittime di questo killer.Per questo motivo nel 2018 i9l Wwf si è mobilitato per chiedere la riduzione della presenza di plastica in mare. A conclusione di questo oltre 600.000 di voi hanno firmato la petizione.

 

In difesa degli Inuit 
L’associazione ambientalista ha lavorato con le organizzazioni Inuit nell’Artico orientale per garantire un’area di conservazione marina di 11 milioni di ettari: una sfida importante per salvare quell’area da chi vorrebbe sfruttarla per estrarre petrolio e gas. 

 

La barriera corallina del Belize è salva
Le barriere coralline sono in pericolo, ma le campagne di conservazione portate avanti dal Wwf hanno contribuito a far sì che il Belize vietasse l’esplorazione offshore di petrolio e gas. Di conseguenza, la barriera corallina del Belize è stata rimossa dalla lista Unesco dei siti Patrimonio dell’Umanità che si trovano i pericolo.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo