Sono la mamma di quattro gli di 10, 8, 5 e 3 anni che prima o poi ci faranno domande intorno alla sessualità, anche se nora non sembrano mostrare grande interesse. Non vorrei mai che venissero istruiti in modo indebito da altre agenzie educative (compagni di classe o di calcio). Può suggerirci come muoverci in questo ambito della vita così importante? È meglio aspettare che loro chiedano o intervenire prima delle loro domande?
CARLOTTA
 La domanda che mi fai, Carlotta, è uno dei quesiti che più frequentemente mi fanno i genitori che incontro in conferenze sul tema dell’educazione affettiva e sessuale. Molti temono che parlare di sessualità quando i tempi non sono ancora maturi significhi “spaventare” i bambini con argomenti per i quali non sono ancora pronti o stimolare i loro pensieri e fantasie, anticipando troppo certi temi. Parlando con molti adulti ho provato a verificare quanti tra loro avessero fatto domande sulla sessualità ai loro genitori quando erano bambini o ragazzi e ho scoperto che la quasi totalità, pur avendo dubbi, curiosità, bisogni – soprattutto durante l’adolescenza – non ha mai chiesto nulla agli adulti di riferimento. Per cui concludo che la strategia di chi “aspetta che siano i gli a fare le domande” viene smentita dall’esperienza. I nostri figli non riescono a farci domande – quando ne sentono il bisogno – proprio perché avvertono in noi adulti un senso di fatica e titubanza che gli comunica che educarli su questi temi ci spaventa e genera imbarazzo e turbamento. E così noi e loro rimaniamo congelati, bloccati, incapaci di capire cosa dire e quando è il momento per dirlo.

La sessualità nasce e cresce con noi. I genitori devono saperla integrare in modo naturale e competente nel loro progetto educativo, comunicando con i figli sui molti aspetti a essa associati e sui molti messaggi, spesso pornografici, eccitanti, disorientanti e confusivi, di cui è saturo il nostro contesto di vita. A questo scopo consiglio a voi di leggere la mia guida Mamma e papà cos’è l’amore (Franco Angeli) e di cercare in biblioteca alcuni libri di educazione sessuale adatti all’età dei vostri figli. Per i più piccoli cercate un buon libro che racconti come nascono i bambini, per i più grandi uno che spieghi le differenze tra maschi e femmine e che aiuti a comprendere i molti cambiamenti associati allo sviluppo. Questo è un buon modo per cominciare e per aiutarli a capire che mamma e papà sono ottimi riferimenti in questo ambito. Chi comincia così, più avanti si sentirà fare quelle domande che di solito nessun figlio riesce a porre ai genitori. E sarebbe utile che le facesse proprio a loro. Altrimenti le va a chiedere a un motore di ricerca. E le risposte che riceve potrebbero essere l’esatto contrario di quello che noi vorremmo comunicare loro.