logo san paolo
venerdì 02 giugno 2023
 
 

Le "furbate" di Odifreddi

24/09/2013  Una lettera personale usata per un libro di attacchi alla cieca contro i Papi. Odifreddi sfrutta ogni appiglio

La lettera di Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, Papa emerito al matematico ateo Piergiorgio Odifreddi non si può assolutamente paragonare alla “lettera aperta” di Papa Francesco a Eugenio Scalfari e a Repubblica. Sono due cose diverse, diverso è lo stile, diversa è la ragione, diversi sono i contesti. Se non ci si applica alla comprensione dei contesti si rischia di giustificare una polemica, che sicuramente vedremo, con la contrapposizione di un Papa buono e comprensivo che dialoga con Eugenio Scalfari e di un Papa cattivo, che stronca duramente le tesi di Piergiorgio Odifreddi.

Intanto si tratta di una lettera personale, sollecitata dallo stesso Odifreddi. Il matematico torinese aveva scritto un duro attacco a Papa Ratzinger e alla fede dei credenti, secondo quella che è una sua normale consuetudine. Odifreddi non contento della sue affermazioni note contro Ratzinger, aveva pesantemente criticato anche Bergoglio in occasione della risposta al fondatore di Repubblica, rea di aver proposto risposte “piuttosto banali” e anche “imbarazzanti” agli interrogativi di Scalfari.

Ma aveva anche criticato Scalfari per aver sbagliato indirizzo, perché le sue domande doveva indirizzarle a Ratzinger, che sicuramente non gli avrebbe fornito risposte così “deludenti”. Ma se quello di Francesco con Eugenio Scalfari ha assunto l’archetipo del dibattito, quello tra Odifreddi e Ratzinger non lo è assolutamente. Il matematico non pubblica integralmente la lettera del Papa, ma se la riserva per un suo prossimo libro, sollecitando curiosità e, forse, aumento nei diritti d’autore. Chiede lui al Papa teologo l’autorizzazione a pubblicare una lettera personale, che il Papa, a quanto sappiamo, aveva destinato solo ad una corrispondenza privata.

Odifreddi è un intellettuale assai popolare, anche in televisione, noto per i suoi attacchi ad alzo zero ai credenti, profusi senza alcun ritegno. Ratzinger è sempre stato uno dei suoi bersagli preferiti. Ora però gli ha risposto con uno stile fermo, ma molto diverso da quello del suo interlocutore. Argomenta in modo dialogante e anzi fa notare al matematico che quello dovrebbe essere lo stile normale. In realtà la lettera del Papa è una confutazione, per alcuni versi imbarazzante per lo scienziato torinese, non tanto delle tesi del suo libro, ma dei madornali errori da scolaretto che vi sono contenuto.

Ratzinger, che finora non ha mai potuto, e forse non ha mai voluto, rispondere alle argomentazioni di Odifreddi, adesso che non è più Papa, se ne è presa la libertà. Il libro di Odifreddi è apparso nel 2011. Ratzinger si scusa per il ritardo e risponde due anni dopo. E come ogni buon professore, lo invita a studiare meglio, a leggere libri e a stare attento a non ripetere cose in modo avventato. C’è una frase indimenticabile: “Posso soltanto invitarLa in modo deciso a rendersi un po’ più competente”. Non stronca solo il libro, ma gli rende pariglia. Come si fa, normalmente, tra accademici.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo