Sono la nonna di due bambine, 4 anni e mezzo l’una e quasi 3 l’altra. È la maggiore quella con cui abbiamo problemi di relazione. Mentre la più piccola è serena e ubbidiente, la più grande è molto accentratrice, prepotente e non demorde mai se si mette in testa qualcosa. Quando si trova in uno stato emotivo particolare (la madre al lavoro, stanchezza dopo l’asilo, malumore, noia) è incapace di reggere qualsiasi richiesta ed esplode in scenate, dovute all’incapacità di gestire le proprie emozioni. Il padre è molto ragionevole e con pazienza le sta vicino calmandola. La madre alterna dei momenti di comprensione ad altri di perdita di pazienza e di rigidità. Come posso aiutare la bambina a superare questi momenti di disorientamento e come posso essere un punto di stabilità nei nostri incontri e per la sua crescita? NONNA TULLIA
— Cara nonna Tullia, tra i 3 e i 6 anni i bambini hanno varie sfide evolutive da affrontare. Una di queste è la conquista dell’autoregolazione emotiva. Dietro a questo termine si nasconde una competenza fondamentale: ovvero la capacità di saper riconoscere e gestire le emozioni da cui spesso si viene assaliti, senza sapere come e perché. Le sfide più grandi per i bambini sono rappresentate dalla noia, dalla frustrazione, dalla stanchezza e dalla paura di perdere il legame e l’affetto delle persone da cui si vuole essere riconosciuti e amati.
Ora, la tua nipotina più grande probabilmente si trova spesso in queste situazioni. Mettiamoci nei suoi panni: ha una sorellina minore che tutti considerano adorabile, che probabilmente richiede molte attenzioni che, automaticamente, vengono sottratte alla maggiore. Perciò, non deve essere facile per lei – primogenita – far riconoscere come validi i suoi momenti di bisogno. Perché quando li sperimenta, si sente probabilmente dire, il più delle volte: “Tu sei già grande, puoi fare da sola”, oppure “Guarda la tua sorellina com’è brava”.
Inoltre, ci sono tante nuove sfide che stanno entrando nella sua vita: l’asilo, i nuovi compiti di socializzazione, l’impegno emotivo e cognitivo che viene richiesto nel corso della giornata scolastica. Come fare? Portando tanta pazienza, come fa sempre il suo papà. Soprattutto, individuando precocemente i “trigger” che fanno precipitare la situazione, prevenendoli e reindirizzando l’attenzione e le energie della bambina verso ciò che la fa sentire tranquilla e al sicuro. Ti suggerisco di condividere con la tua nipotina il percorso di canzoni e consigli presenti in Mi piaci come sei di L. Tozzi, N. Perini e D. Lucangeli (Erickson), un libro che – con filastrocche e consigli educativi – aiuta a ritrovare armonia e serenità.