Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 12 maggio 2025
 
 

Nuove detrazioni per le famiglie numerose

16/11/2012  Un piccolo passo in avanti da parte del Governo nei confronti delle coppie che intendono mettere al mondo uno o più figli.

Un timido tentativo? Forse va preso come tale. Parliamo del piccolo passo in avanti compiuto dall'attuale Governo nei confronti delle famiglie numerose.
Secondo Alessandro Soprana, direttore dell’osservatorio politico dell’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn), si tratta di una «prima carezza data alle famiglie da quando, 365 giorni fa, Mario Monti prestò giuramento di fronte al presidente Napolitano». Una carezza che si concretizza nelle nuove (e più ricche) detrazioni per genitori con figli a carico contenute nella legge di stabilità conclusa all’alba di questa mattina dalla commissione bilancio della Camera.

Quella che è stata approvata ieri non è la riforma strutturale di un fisco family-friendly che era auspicata e attesa da tempo. «Ma almeno è il segno di un'attenzione del governo – e della maggioranza parlamentare che lo sostiene – nei confronti di quelle coppie che decidono di mettere al mondo uno o più figli, godendo della loro presenza, ma anche facendosi carico del loro sostentamento e della loro formazione», prosegue Soprana. 

In altre parole, secondo uno studio dell’osservatorio Anfn, in una famiglia con quattro figli e un reddito lordo di 20 mila euro, l'aumento delle detrazioni si tradurrà in 514 euro in più tasca all’ anno. Una cifra destinata a diminuire con il crescere del reddito. 

«Anche se difficilmente quantificabile», conclude il direttore dell'osservatorio dell'Anfn, «è certo che l’innalzamento di un punto percentuale dell’Iva eroderà il piccolo benefit. Penalizzando proprio le famiglie  numerose che, pur adottando uno stile di vita sobrio, usufruiscono di beni e servizi un po’ più degli altri».

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo