Quasi nessun riferimento al Covid o a temi sociali. Nelle 26 canzoni dei Campioni (stasera si esibiscono i primi 13, parte Arisa) domina l’amore, anche se spesso tormentato. Da un punto di vista musicale, rispetto alla passata edizione c’è meno varietà: quasi scomparso il rap, domina un pop ad alto potenziale radiofonico. Canzoni leggere, insomma, in contrasto con la realtà che ci circonda, presentate da artisti che, in molti casi, sono alla prima prova di fronte al grande pubblico. Ecco i nostri giudizi dopo un primo ascolto.
1. FRANCESCO RENGA Quando trovo te - La voce è sempre impeccabile, la canzone ha belle sonorità, ma non lascia il segno. VOTO 6
2. COMA COSE Fiamme negli occhi - Coppia sul palco e nella vita, fanno scintille con un pezzo pop-rock orecchiabile, infarcito di versi surreali come «Grattugio le tue lacrime. Ci salerò la pasta». VOTO 7
3. GAIA Cuore amaro ritmo - Una bellissima voce al servizio di sonorità latine. Le parole del testo sono scelte solo per la loro musicalità. VOTO 6,5
4. IRAMA La genesi del tuo colore - Lui canta bene e l’arrangiamento furbo nasconde la mediocrità del pezzo. VOTO 6
5. FULMINACCI Santa Marinella - Erede della grande tradizione dei cantautori, propone una ballata piacevole, ma che ha un unico guizzo nel verso «Roma, che è una città di mare». VOTO 6,5
6. MADAME Voce - Come Gaia, ha 19 anni ed è una rapper. Il talento c’è, anche se non tutto è a fuoco. 6,5
7. WILLIE PEYOTE Mai dire mai - L’unico a parlare di attualità con un’invettiva sulla superficialità che prevale sui contenuti in tutti i campi, dalla cultura alla politica. Maiuscola anche la parte musicale, con repentini cambi di ritmo. Candidato al premio della critica. VOTO 7,5
8. ORIETTA BERTI Quando ti sei innamorato - È vero, questo inno all’amore eterno sembra arrivare dagli anni ‘50, nel testo come nella musica. Ma che c’è di male? VOTO 6,5
9. ERMAL META Un milione di cose da dirti - Non è giovane come Fulminacci, ma anche da lui, trionfatore all’Ariston nel 2018, ci aspettavamo di più. VOTO 6,5
10. FASMA Parlami - Canzone e interpretazione del tutto anonimi. VOTO 5
11. ARISA Potevi fare di più - Ampia melodia, cambi di tonalità, un testo intenso su un amore finito, un’interpretazione da brividi. Il connubio Gigi D’Alessio-Arisa non poteva fare di più. VOTO 7,5
12. GIO EVAN Arnica - Nasce come poeta e si sente. Ma come musicista deve ancora maturare. Comunque curioso. VOTO 6,5
13. MANESKIN Zitti e buoni - Non saranno i Led Zeppelin, ma la rabbia e l’energia che sprigionano è genuina. Dedicata a tutti quelli che sperano che i giovani stiano, appunto, “zitti e buoni”. VOTO 7
14. MALIKA AYANE Ti piaci così - Da una fuoriclasse come lei ci si aspetta sempre il massimo, ma la canzone non decolla e lascia una sensazione di già sentito. VOTO 6
15. AIELLO Ora - Malgrado lui pensi di essere un vero macho, lei gli ha preferito un altro. E non basta ripetere all’infinito il titolo del pezzo. Pollice verso. VOTO 4,5
16. MAX GAZZE' Il farmacista - Max offre pozioni miracolose contro tutti i mali, dallo shopping alla pettegola che origlia. Folle con classe come sempre. VOTO 7
17. GHEMON Momento perfetto - «Non voglio più lavorare gratis», canta l’ex rapper, sempre elegante nei testi e nelle soluzioni musicali che nel finale si aprono pure al jazz. VOTO 6,5
18. LA RAPPRESENTANTE DI LISTA Amare - Un’altra band che ha portato una ventata di aria fresca nella musica italiana. Hanno fatto di meglio, ma la voce di Veronica Lucchesi lascia davvero di stucco. VOTO 6,5
19. NOEMI Glicine - In cerca di riscatto, la brava cantante non ha al primo ascolto un pezzo memorabile. VOTO 6
20. RANDOM Torno a te - Non ha ancora vent’anni e dal rap passa a un tradizionalissimo terzinato con piano e voce. C’è ancora da lavorare. VOTO 5,5
21. COLAPESCE E DIMARTINO Musica leggerissima - Il duo siciliano fa propria la lezione dei maestri Battiato (nel testo) e Battisti (nella musica) per confezionare un pezzo irresistibile. Ci ritroveremo tutti a canticchiare il ritornello liberatorio: «Metti un po’ di musica leggera perché ho voglia di niente». VOTO 8
22. ANNALISA Dieci - Come per Francesco Renga, la voce è sempre perfetta, ma la canzone è uguale ad almeno altre dieci di Annalisa. VOTO 6
23. BUGO E invece sì - Torna un anno dopo il pandemonio con Morgan con un bel pezzo sulle fragilità di un uomo cresciuto tra “birre in saldo” e “poster di Celentano” che sprona se stesso: «Christian sveglia, perdi il treno». VOTO 7
24. LO STATO SOCIALE Combat pop - Provano a bissare il successo di “Una vita in vacanza”. Il pezzo non è così forte, ma centra il bersaglio quando prende in giro il «cantautore con tutto questo dolore. Il tatuaggio sul collo ce l’ha anche mio nonno». VOTO 6,5
25. EXTRALISCIO Bianca luce nera - Un testo poetico sul desiderio e una musica che innesta nel liscio suoni balcanici. Un gruppo volutamente “alieno” di cui fanno parte Moreno “il Biondo” e Mauro Ferrara, storiche colonne dell’Orchestra Casadei. 6,5
26. FRANCESCA MICHIELINI E FEDEZ Chiamami per nome - Dati per favoriti, il loro pezzo non è entusiasmante. Ma le voci si amalgamano bene e in radio funzionerà. VOTO 6,5