PATTY PRAVO
CIELI IMMENSI
Festeggia i 50 anni di carriera con una
raffinata ballata in cui chiede sorniona
all’amato che non si rassegna: «Ma tu chi sei,
che cosa vuoi, e come mai mi pensi?». Voto 7
CLEMENTINO
QUANDO SONO LONTANO
Mischiando italiano e napoletano, il rapper
racconta la storia di «un musicante
emigrante, anima vagante». Da un talento
come lui ci si aspettava di più. Voto 5,5
ARISA
GUARDANDO IL CIELO
«Prima di dormire io che ho preso tutto da mia
nonna faccio una preghiera a Dio», canta con
la sua voce sempre più bella la canzone più
intensa e malinconica del Festival. Voto 7,5
NEFFA
SOGNI E NOSTALGIA
Bella canzone “celentanesca” con gli ottoni
in evidenza come in Azzurro o in Un albero di
30 piani. In più, tra i cuori irreparabilmente
infranti di cui cantano i colleghi, l’autore
concede: «Per fortuna che torna sempre un
po’ voglia di sorridere». Meno male. Voto 7
NOEMI
LA BORSA DI UNA DONNA
L’idea alla base del testo di Marco Masini,
raccontare le mille sfaccettature di una
donna attraverso le (mille?) cose che porta
in una borsa funziona, a giudicare dai sospiri
di approvazione delle colleghe presenti
all’ascolto per la stampa. Al resto provvede
il timbro appassionato di Noemi. Voto 7,5
DOLCENERA
ORA O MAI PIÙ
Che fosse una brava cantautrice lo sapevamo.
Ma il suo soul con tanto di cori gospel su un
amore tormentato è davvero sorprendente.
E la sua voce è da brividi. Voto 7,5
ALESSIO BERNABEI
NOI SIAMO INFINITO
«Le circostanze fanno la differenza.
Capovolgo la distanza che si azzera». Si
accettano scommesse sul signicato. L’ex
cantante dei Dear Jack debutta da solista
con il peggio che il pop italiano di oggi
propone: un testo insulso che ambisce a
essere originale, una musica scialba e una
voce gradevole ma nulla più. Il problema è
che potrebbe pure funzionare. Voto 5
ZERO ASSOLUTO
DI ME E DI TE
Non basta una base ritmata per costruire
una buona canzone se il testo, la melodia e
l’interpretazione sono impalpabili. Voto 5
ELIO E LE STORIE TESE
VINCERE L’ODIO
Si dice che a Sanremo per vincere ci voglia
un ritornello “forte”. E loro che fanno?
Costruiscono una canzone fatta solo da
ritornelli, ben sette, ciascuno di un genere
musicale diverso. E alla fine chiudono con
il titolo, il contrario di Perdere l’amore di
Massimo Ranieri. Irresistibili. Voto 7,5
LORENZO FRAGOLA
INFINITE VOLTE
Vale lo stesso discorso fatto per Bernabei:
canzone strasentita ed è inutile cercare un
guizzo nel testo. Potrebbe anche vincere.
E poi essere subito dimenticata. Voto 5
STADIO
UN GIORNO MI DIRAI
Una ballatona rock scritta sotto forma di
lettera che un padre immagina di scrivere
alla figlia per quando diventerà grande.
Davvero emozionante. Voto 8
IRENE FORNACIARI
BLU
La figlia di Zucchero conferma le sue doti
vocali affrontando il tema dell’immigrazione
con delicatezza. Ma, purtroppo, la canzone
non decolla mai davvero. Voto 6,5
ANNALISA
IL DILUVIO UNIVERSALE
Una canzone molto elaborata che però,
almeno al primo ascolto, non conquista. Lei,
comunque, è sempre bravissima. Voto 6,5
MORGAN E I BLUVERTIGO
SEMPLICEMENTE
Altro che semplicemente: parte come una
canzone di Umberto Bindi e si snoda come
un pop rock anni ’80 sostenuto da un testo
“gozzaniano” sulle piccole cose della vita. Se
Morgan non stecca, c’è da divertirsi. Voto 7
ENRICO RUGGERI
IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI
Chitarre a tutto spiano al servizio di una
melodia orecchiabile cantata da par suo da
Enrico che, anche nel testo, dimostra tutta
la sua classe. Bentornato. Voto 7
FRANCESCA MICHIELIN
NESSUN GRADO DI SEPARAZIONE
Come Annalisa ha un grande talento ed è
una cantautrice. Ma, come lei, sembra che
chi la segue non abbia il coraggio di puntare
fino in fondo sulle sue doti, preferendo
battere strade più scontate. Voto 6,5
ROCCO HUNT
WAKE UP
Vince la sfida con Clementino, l’altro rapper
campano, con la canzone più trascinante del
Festival in cui parla dei ragazzi del Sud che
pregano «ogni giorno sperando che non si
esaurisce a’ pensione do’ nonn». Voto 7,5
GIUSEPPE CACCAMO E DEBORAH IURATO
VIA DA QUI
L’inizio rarefatto con la sola voce di lui è
di gran fascino. Poi entra lei e la canzone
perde un po’ smalto. Ma il ritornello a
due voci non si dimentica. Firma Giuliano
Sangiorgi dei Negramaro. Voto 7
DEAR JACK
MEZZO RESPIRO
Va un po’ meglio rispetto a Fragola e all’ex
sodale Bernabei. Almeno dimostrano di
saper suonare e con il nuovo cantante
Leiner Riessi l’intesa è già buona. Voto 6
VALERIO SCANU
FINALMENTE PIOVE
Si affida alla penna di Fabrizio Moro
e fa bene perché la canzone,
a parte l’arrangiamento un po’
ridondante, non è male. Un passo avanti,
comunque. Voto 6