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sabato 24 maggio 2025
 
 

Annalisa Minetti, la donna delle sfide

06/09/2012  Dal Festival di Sanremo del 2000 alle Paralimpiadi di Londra: l'orgoglio di una donna che ha sempre lottato contro le avversità. Vincendo.

Non ho mai conosciuto una persona volitiva, determinata e risoluta come Annalisa Minetti, medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Londra nei 1500 metri e detentrice del record mondiale della specialità. L’avevo conosciuta a Sanremo nel 2000 dove aveva partecipato alla gara nella categoria nuove proposte, l’aveva vinta e, per il regolamento di quella edizione, era stata ammessa tra i “big” e, sorprendendo tutti, Famiglia Cristiana, che in un certo senso l’aveva adottata, aveva puntato su di lei.

Il nostro fotografo aveva scattato un servizio in esclusiva e quei giorni festivalieri li avevamo passati in sua compagnia. Aveva 24 anni (è nata a Rho il 27 dicembre 1976) e la sua vittoria fece scompiglio, sparigliò quello che, come in quasi ogni Sanremo, sembrava deciso. La discografia ufficiale, quella delle major, già allora miope, non la prese bene e Annalisa fu praticamente messa al bando.

Per un po’ non ci perdemmo di vista. Andavo a trovarla a Rho nella sua casetta a due piani dove viveva con la famiglia. Prima di Sanremo aveva partecipato a Miss Italia. Poi O con te o senza te in qualche modo la fece notare al mondo dello spettacolo, le propose di interpretare un musical, Beatrice e Isidoro, scritto da autori troppo giovani per accettare consigli. Lo spettacolo era eterno, seguii le prove e lei se la cavava bene. Cantare era il suo mestiere, per ballare sfiorava delle corde tese sul palco.

Prima del debutto le dissi che dopo lo spettacolo sarei andato a salutarla in camerino solo se mi fosse piaciuto. Non ci andai e Annalisa, durante l’incontro con la stampa per il concerto “Amiche per l’Abruzzo”, mi rimproverò: «Proprio non ti era piaciuto». «No, Annalisa te l’avevo detto». Poi lei incontrò Gennaro Esposito, calciatore del Castel di Sangro, e nel 2006 è nato Fabio.

Annalisa è diventata insegnante di spinning e ha cominciato a praticare l’atletica. Come sempre ha fatto sul serio. Come è lontano il tempo in cui Aldo Busi l’accusò di aver vinto il Festival grazie alla sua malattia. Lei rispose per le rime e lo zittì. È proprio vero, nella vita ci sono vari tipi di Minetti. Annalisa fa gara a parte. E vince le paralimpiadi. Alla prossima, cara amica.

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