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Le testimonianze di chi ha adottato a distanza

08/12/2014  I racconti di chi ha vissuto l’esperienza diretta di un’Adozione a Distanza con Save the Children.

Antonio che sostiene a distanza il piccolo Rodolfo in El Salvador
Antonio che sostiene a distanza il piccolo Rodolfo in El Salvador

ANTONIO

“Quando ho deciso di partire per andare a trovare Rodolfo in El Salvador ero molto ansioso. Avevo “fantasticato” tante volte sul nostro incontro, ma non sapevo come sarebbe stato vedere lui e la sua famiglia.

Quando me lo hanno presentato siamo rimasti entrambi un po' basiti. Non riuscivo a dire una sola parola per l’emozione! Poi abbiamo giocato un po' e ci siamo fatti delle foto con il mio cellulare. Tra fischi e risate, abbiamo rotto il ghiaccio e alla fine mi sono ritrovato a ridere e a giocare con tutti i bambini.

Per la mia visita, avevano organizzato anche una gara di cucina, ed io come giudice onorario ho dovuto provare proprio tutto! È stato molto divertente, ma il ricordo più prezioso resterà il momento in cui hanno fatto sedere me e Rodolfo al centro di un cerchio di bimbi per dedicarci balli e canti. Lì mi sono messo a piangere!”

Sei amiche che hanno deciso di adottare un bimbo in Egitto
Sei amiche che hanno deciso di adottare un bimbo in Egitto

Barbara, Camilla, Eleonora, Flavia, Miriam e Silvia

“I nostri nomi sono Barbara, Camilla, Eleonora, Flavia, Miriam e Silvia. Abitiamo vicino Roma, abbiamo tutte vent' anni e ci siamo conosciute a scuola. Ora siamo studentesse come te, ma frequentiamo l’università. Barbara studia giurisprudenza; Camilla, Eleonora ed io (Flavia) studiamo per diventare maestre, per poter insegnare ai bambini della tua età. Miriam studia chimica e Silvia biologia.

Non sappiamo se qualcuno ti ha mai parlato dell’Italia, ma anche qui in inverno fa freddo e a volte nevica. In estate invece fa caldo, ma non tanto caldo come da te in Egitto. Siamo molto contente di aver ricevuto la tua lettera e il tuo disegno.

Speriamo che tu sia felice di sapere che dall’Italia hai un gruppo di ragazze che tifa per te, che spera che grazie al nostro piccolo aiuto potrai studiare, giocare e vivere serenamente con la tua famiglia. Aspettiamo con gioia un tuo nuovo messaggio, qualsiasi curiosità tu abbia chiedi pure. Un abbraccio”

Il viaggio di Emanuel in Mali per conoscere Awa
Il viaggio di Emanuel in Mali per conoscere Awa

Emanuel

“Lungo la strada verso casa di Awa ho visto tanti villaggi segnati dalla povertà e dalla fame, ma una volta arrivato a destinazione a stupirmi è stata l’incredibile generosità della gente. Tutto il villaggio mi ha dato il benvenuto tra applausi e suoni di tamburi ed io ho finalmente potuto abbracciare Awa.

Grazie alla disponibilità degli operatori locali ho visto i progetti che Save the Children realizza in Mali e posso davvero congratularmi con loro per la serietà e l’impegno con i quali lavorano. Sono tornato a casa pieno di pace e serenità, con l’accresciuta consapevolezza che ognuno di noi ha tanto da dare alle persone meno fortunate.

Purtroppo non ho potuto studiare, non sono un operatore sanitario, non sono né ricco né medico, ma con poco ho scoperto il sorriso, la dolcezza e l’amore di queste persone, semplici ma meravigliose. E vi dico che niente vale più di tutto questo.

Stefano racconta il suo incontro con i 4 bambini che sostiene in Nepal
Stefano racconta il suo incontro con i 4 bambini che sostiene in Nepal

Stefano

“E’ bello ricevere le foto dei bambini che sostengo a casa in Italia, ma guardarli direttamente negli occhi, parlare con loro, mi ha regalato forse uno dei momenti più emozionanti della mia vita. Ho visto inoltre il lavoro che Save the Children svolge quotidianamente all’interno dei loro villaggi per fornire acqua potabile, scuole con latrine separate per bambine e bambini ed un ambiente sicuro e adeguato ai loro bisogni.

Questa esperienza mi ha regalato qualcosa di davvero bello e invito tutti voi ad andare a trovare i bimbi che sostenete. È importante per loro, ma lo è anche per noi. Per me è stata una grande opportunità ed uno stimolo a impegnarmi, a fare di più a parlare di quello che ho visto e a coinvolgere nel programma i miei amici e i miei familiari. Perché è vero che molto è stato fatto, ma è altrettanto vero che c'è ancora tantissimo da fare.”

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Adozione a Distanza: un gesto che cambia la vita
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