Ed Miliband con la moglie. In alto David Cameron e signora,
David Cameron. E' nato a Londra 48 anni fa, è leader dei Conservatori
dal 2005 ed è primo ministro del Regno Unito da l'11 maggio 2010. Di
ottima famiglia (è anche discendente diretto del re Guglielmo IV
d'Inghilterra) ha studiato a Eton, uno dei college più esclusivi.
Gli viene rinfacciato spesso di essere un toff (cioè un
privilegiato della upper class), ma va detto che Cameron non
ha mai esibito un distacco artistocratico, anzi è noto per il suo
stile informale con il quale ha svecchiato non poco l'immagine dei
Tories. Tuttavia Cameron non può certo essere definito un leader
carismatico.Sposato con Samantha (anche lei, figlia di baronetto, è
di ottima famiglia), hanno quattro figli. Il primo, Ivan Reginald,
nacque con una grave malattia neurologica che lo ha portato alla
morte nel 2009, all'età di 6 anni. Quando accusano Cameron di voler
smantellare il sistema sanitario nazionale, egli risponde che suo
figlio è sempre stato curato ottimamente dalla sanità pubblica.
Ed Miliband. Ha 45 anni e un fratello gemello, David, che sembrava
più dotato e avviato a una luminosa carriera (fu ministro degli
esteri). Ma alla fine è emerso Edward Samuel. Il secondo nome
tradisce le origini ebraiche della famiglia. Il padre, Ralph, è un
teorico marxista, ebreo di origine polacca. Ed si definisce un “ebreo
ateo”. Già segretario di Stato per l'energia nel Governo Brown,
Miliband è leader del partito laburista da settembre del 2010 dopo
uno scontro fratricida con il fratello nelle primarie. Sposato con un
avvocato, Justine, hanno due figli. Spesso gli è stato rinfacciato
di essere un po' sgraziato (divenne virale una foto che lo mostrava
alle prese con un sandwich), pessimo oratore e anche mal vestito, ma
ha rimediato durante la campagna elettorale. Molto più a sinistra
di Blair, ha promesso battaglia contro l'austerità e un'economia
troppo condizionata dalle banche e dalle multinazionali.
Nick Clegg. Vice-primo ministro, laeder del partito
liberaldemocratico, ha 48 anni. Figlio di un banchiere, poliglotta,
ottimi studi, volto giovanile, e sposato con un avvocato spagnolo,
Miriam, ed è padre di tre figli. In questi 5 anni non ha
particolarmente brillato e i sondaggi lo danno in caduta. Poco
incisivo, senza smalto, per lui, il rischio di perdere il seggio è
concreto.
Nicola Sturgeon. Leader dello Scottish National Party, 45 anni, è
iscritta al partito nazionalista scozzese da quando ne aveva 16. Ha
preso al guida del partito dopo il fallimento del referendum
secessionista del settembre 2014. La sua sembrava un'impresa non
facile, invece la Sturgeon ha evitato il tracollo della forza
politica uscita sconfitta dalle urne. Messe da parte le istanze
puramente secessioniste, Sturgeon ha fatto campagna su temi di
interesse nazionale (l'austerità, il sistema sanitario) e i sondaggi
sembrano molto promettenti. In Scozia il SNC potrebber sbaragliare
sia i Conservatori che i Laburisti. In questo caso Nicola Sturgeon
farà festa insieme al marito Peter, che è un altro dirigente di
spicco del partito scozzese.
Nigel Farage. Ha 51 anni ed è leader dell'UKIP, il Partito per
l'Indipendenza del Regno Unito. Divorziato, ha avuto due figli dal
primo matrimonio e altri due dal secondo, con una donna tedesca.
Euroscettico, sostenitore di uno stop all'arrivo di immigrati sul
suolo britannico, Farage è stato ampiamente premiato dalle elezioni
europee del 2014, ma nelle elezioni politiche è tutta un'altra
storia. L'Ukip ha 2 seggi ai Comuni grazie al cambio di casacca di
due parlamentari conservatori, ma il sistema elettorale britannico
premia i partiti tradizionali e più radicati nel territorio.