Il Governo ha deciso di schierarsi contro la cosiddetta "legge anti-moschee" - in realtà restrittiva verso l'edificazione di nuovi luoghi di culto di ogni confessione - della Regione Lombardia, impugnandola davanti alla Corte Costituzionale. La legge, che
contiene norme urbanistiche stringenti sull'apertura
di nuovi luoghi di culto nella Regione, approvata con i voti della maggioranza di Centrodestra, aveva suscitato diverse
polemiche, sfociate poi nel ricorso dell'opposizione di Centrosinistra, accolto ieri dal Governo.
Una decisione che ha scatenato l'ira del presidente Maroni e
del segretario leghista Salvini ed è stata salutata con
entusiasmo dagli avversari politici. «Il Governo ha impugnato la legge regionale lombarda
che regolamenta i nuovi luoghi di culto, in particolare le
moschee. Renzi e Alfano, ecco i nuovi Imam!», ha commentato il segretario della Lega Salvini.
Anche la Curia lombarda si era pronunciata contro questo provvedimento, che avrebbe avuto l'effetto di ledere il diritto alla libertà religiosa dei credenti di ogni fede, rendendo oggettivamente più difficile la costruzione di nuovi luoghi di culto, ma anche delle strutture annesse, come ad esempio gli oratori delle parrocchie.
La parola passa ora alla Corte costituzionale.