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sabato 14 settembre 2024
 
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Il teatro che resiste: Leo Nucci, concerto in diretta streaming dal Teatro di Lodi

21/11/2020  Il 22 sera alle 20 nell'ambito di Opera Lombardia i teatri non si fermano, uno dei simboli della lirica italiana nel mondo si esibisce nelle arie d'opera del suo repertorio da Lodi sua città d'adozione: "Sarà un concerto sobrio come richiedono i tempi"

Con le sue oltre 550 repliche di Rigoletto, solo per citare il suo ruolo più famoso, e 50 anni abbondanti di carriera Leo Nucci è uno dei maggiori ambasciatori dell’opera italiana nel mondo. Domenica 22 alle venti in streaming dal Teatro alle Vigne di Lodi sarà ambasciatore in casa sua. «Non sono lodigiano di nascita», racconta, «ma a Lodi ho messo radici: qui è nata mia figlia, qui sono nate le mie nipoti», una gli manda via whatsapp le foto del nuovo gatto mentre parliamo. A Lodi, una delle zone più colpite dalla prima ondata dell’epidemia da Covid-19, ha vissuto il confine della prima zona rossa: «Oggi posso dire con orgoglio che Lodi ha fatto un egregio lavoro e ora mette a disposizione di pazienti che arrivano da altre zone della Lombardia le cose che ha imparato sulla pelle da quando a Codogno una dottoressa di Lodi forzando il protocollo ha riconosciuto il primo caso autoctono della malattia e nella fase qui molto critica della prima ondata».

Domenica sera Leo Nucci si cimenta accompagnato al pianoforte da Paolo Marcarini, con arie di Giordano, Verdi e Puccini alternandosi con la giovane soprano Elisa Maffi impegnata in brani celebri di Verdi e Puccini, cui si aggiungeranno inedite versioni cantate di due testi di Ada Negri, poetessa lodigiana di cui ricorrono i 150 anni. «Sarà un concerto senza duetti», racconta Nucci, «al massimo ne faremo, nel finale, uno che ci consenta di ispettare la distanza di sicurezza, perché sono convinto che noi per primi dobbiamo dare l’esempio di piena adesione alle regole e massima precauzione, per rispetto delle tante persone che si sono ammalate e hanno perso la vita. Sarà un concerto sobrio, perché questo è un tempo di necessaria sobrietà, ma accurato perché le cose vanno fatte bene. Per me ho scelto: Nemico della Patria in Andrea Chenier di Giordano, la morte di Rodrigo in don Carlo e Di Provenza in Traviata di Verdi; Non molto allegre, certo, il nostro repertorio quasi mai lo è, ma con un valore civile: non per fare la retorica spicciola del "ce la faremo", ma per dire che siamo persone con i piedi per terra e nel nostro piccolo facciamo il nostro lavoro, come si può in questo momento, senza fermarci». 

Qui il link cui collegarsi per seguire il concerto in diretta nell’ambito dell’iniziativa i teatri non si fermano di Opera Lombardia https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/istituzione/Agenda/DettaglioEvento/servizi/Cittadini/cultura/spettacolo/in-lombardia-i-teatri-non-si-fermano-lodi-22-nov/in-lombardia-i-teatri-non-si-fermano-lodi-22-nov

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