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mercoledì 09 ottobre 2024
 
19 marzo
 

Quando tutto finirà. Lettera di un papà chiuso in casa

19/03/2020  Pubblichiamo la lettera di Patrizio Cossa, fondatore di Bar Papà la community 2.0 di padri che si raccontano, confrontano e consigliano in rete. Nel suo secondo libro (Bar papà - 2) le testimonianze anche di alcuni vip. Su questo numero di Famiglia Cristiana, in edicola da oggi 19 marzo, la sua intervista.

di Patrizio Cossa (http://barpapà.it)

Chiuso in casa faccio più di prima.

Esattamente quando dite: sto leggendo vecchi libri che avevo dimenticato o sto facendo una maratona di serie tv.

I bambini dove li avete messi?

Da quando ci hanno detto di stare in casa l'unico obiettivo della mia giornata è stato: come intrattengo mia figlia?

Ho una bambina di 5 anni che, giustamente, reclama attenzione.

Lei è felicissima di non andare all'asilo e averci tutti e due in casa, per noi è dar fondo al nostro passato da animatori di villaggio e creare giochi nuovi ogni ora.

Abbiamo nell'ordine:

creato un orto in balcone

disegnato e colorato (compresa la mia faccia con i trucchi di mamma)

fatto la pasta/pizza/dolci

pulito casa da cima a fondo

fatto una caccia al tesoro, giocato con le barbie, spogliato le barbie, vestite le barbie, lanciato fortissimo contro il muro le barbie

Manca contare quanti fagioli ci sono in un barattolo e abbiamo chiuso.

 

Ogni tanto facciamo degli aperitivi virtuali con gli amici, via skype, ognuno con la sua birra in mano e anche in questo caso ci sono delle costanti che tornano.

Le donne hanno o i capelli tagliati in casa o la tinta fatta a mano di un colore improponibile, con la fronte sporca e le dita irrimediabilmente macchiate.

Gli uomini hanno la barba o completamente abbandonata al caso oppure tagli sperimentali tipo baffi anni '80, pizzetto alla maestro Pai Mei o lunghi basettoni stile cugini di campagna.

Ma soprattutto riconosci i genitori, occhi segnati, unghie sporche di pongo, voglia di andare a buttare la spazzatura solo per poter uscire e necessità di comprarsi un cane per fare una passeggiata.

Quando tutto finirà voglio stare un giorno intero in mezzo alla gente, abbracciare chi incontro e festeggiare fino a tardi.

Quando tutto finirà voglio portarti a vedere mostre e concerti.
Quando tutto finirà voglio andare un giro e abbracciare chiunque.
Quando tutto finirà ho bisogno di contatto umano, di piccole cose, di amici intimi e di gente felice intorno.
Quando tutto finirà, perché tutto finirà, voglio non dare niente per scontato.
E voglio stare bene. 

Anche se, devo dire il vero, questo stop forzato mi sta facendo riflettere.

È come quando vai di corsa e ad un certo punto il corpo si ferma, prende una pausa dicendo: se non lo fai tu, lo faccio io.

Ecco, il mondo ha fatto la stessa cosa.

Stavamo andando troppo veloci, tutti stressati, tutti arrabbiati.

E al culmine di questa cattiveria, del tutti contro tutti, dei porti chiusi, dei muri tra i confini, è arrivato un virus invisibile a farci capire che siamo tutti uguali, che non serve andare di corsa, che stare in casa non è così male, che godersi gli affetti è fondamentale per stare bene.

Ho scoperto di essere bravo con le piccole riparazioni di casa, non lo sapevo, non ci avevo mai provato; ho messo le mensole che stavano in cantina a prendere muffa da quando siamo venuti qui a casa nuova, ho aggiustato il tubo dell'acqua, messo i piedini al seggiolino della bici di mia figlia.

Mi sono scoperto cuoco, con tanti errori ma con tanta soddisfazione nell'assaggio finale.

Ma soprattutto mi sono riscoperto padre, marito e uomo.

Perchè sto vivendo questo tempo per quello che è: un momento per riflettere e per rallentare.

 

La bella tartaruga

da quel giorno 

poco piu’ in la’
andando piano
lei trovo’
la felicita’
un bosco di carote
un mare di gelato
che lei correndo troppo
non aveva mai guardato
e un biondo
tartarugo corazzato
che ha sposato
un mese fa 

Ecco, mi sento come la bella tartaruga che correva veloce e che dopo una musata ha dovuto rallentare.

Perchè non torneremo più come prima, tutto sarà diverso quando tutto finirà.

Saremo noi diversi, più consapevoli, più forti, più in contatto con noi.

Quando tutto finirà voglio stare bene.

Veramente.

 
 
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