Biancoenero, casa editrice indipendente nata a Roma nel 2005, è stata la prima in Italia a pubblicare libri ad alta leggibilità, cioè in grado di tener conto delle esigenze di bambini e ragazzi con difficoltà di lettura, primariamente, ma non solo, che è affetto da dislessia. Alta leggibilità significa usare un font (cioè il carattere tipografico delle lettere) che aiuta a confondere il meno possibile le lettere simili o speculari (b-d; q-p; e-a; I-l), quelle che creano maggiori difficoltà ai dislessici. La font ha inoltre una larghezza media delle lettere maggiore rispetto alle comuni font da testo, così come maggiore è il kerning (ossia lo spazio tra coppie di caratteri e lo spazio tra le parole). Alta leggibilità significa anche adottare criteri che rendono più “amichevole” la pagina, ovvero:
- il testo non è giustificato e quindi si ha una lunghezza irregolare delle righe per facilitare il passaggio da una riga all’altra e per evitare la divisione in sillabe;
- i paragrafi sono spaziati per offrire a chi legge dei traguardi più facilmente raggiungibili;
- l’interlinea deve garantire una distanza tale da concentrare l’attenzione sulla singola riga.
La font creata dalla casa editrice è in vendita per aziende e case editrici scolastiche (attualmente è adottata da Giunti, Lattes, Mondadori Education, Cetem, La Scuola, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori ad Atlas), ma è messa disposizione gratuitamente per chiunque ne faccia uso non commerciale, come per esempio le scuole, basta chiederla qui. Ed è stata la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola la prima in Italia ad adottarla in tutte le scuole.
Sono sempre più numerosi i bambini e i ragazzi che hanno difficoltà di lettura, sia per problemi specifici dell’apprendimento sia per una crescente fatica a tenere l’attenzione. Per tutti loro l’utilizzo di accorgimenti specifici è un metodo per facilitare la lettura. e sono sempre più numerose le case editrici di libri per bambini e ragazzi che utilizzano font ad alta leggibilità. Tra queste Edizioni Paoline nella collana il parco delle storie, Il battello a vapore di Piemme, le collane Le biglie e I fulmini di Splēn edizioni, la collana Abbecedanze di Uovonero, e molte altre.
Per quanto riguarda Biancoenero la riflessione sulle difficoltà di lettura sta portando la casa editrice ad approfondire la riflessione nell’ambito di testi con QR-code audio, con QR-code video nel linguaggio dei segni e con adattamenti della pagina per ipovedenti e persone affette da problematiche di altra natura.
Queste sperimentazioni portano benefici a tutti i lettori e ciò consente di riflettere sulle disabilità e sulle difficoltà non in meri termini di “editoria inclusiva” o “grafica inclusiva”, ma come esito di una virtuosa circolarità delle differenze.