Poco meno di 300 ragazze e donne (esattamente 293) sono state liberate dall’esercito nigeriano nella foresta di Sambisa, nel Borno, lo Stato della Federazione nigeriana roccaforte di Boko Haram. Erano tenute in ostaggio in diversi campi della foresta.
La liberazione è avvenuta nel corso di una vasta offensiva lanciata nei giorni scorsi dai militari contro le postazioni del gruppo estremista islamico. I portavoce dell’esercito ha precisato che fra gli ostaggi non ci sono le studentesse rapite a Chibok il 14 aprile del 2014, per le quali si era mobilitata l’opinione pubblica internazionale.
È in corso l’identificazione delle ragazze liberate. Intanto, l’offensiva dei soldati nigeriani continua, sostenuta anche dall’aviazione militare: l’operazione ha lo scopo di “ripulire” l’area della foresta di Smabisa (un’ampia ex riserva coloniale) dalla presenza dei ribelli islamici.
Nonostante i rastrellamenti in corso, Boko Haram tuttavia continua a sua volta le azioni terroristiche. Un attacco sferrato a Marguba, sempre nello Stato del Borno, è costato la vita a 21 persone, tutti civili, oltre al saccheggio della cittadina.