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lunedì 28 aprile 2025
 
Scuola e sogni
 

«I prof le dicono che manca di costanza per il Classico, ma è innamorata dei miti greci»

10/01/2019 

Sono la mamma di una ragazza di terza media alle prese in queste settimane con la scelta della scuola superiore. Da sempre dice di voler fare il liceo classico, è innamorata dei miti greci e romani e ha mantenuto questa convinzione durante il percorso della scuola media. E su questa base abbiamo svolto I'orientamento in questo periodo senza prendere in considerazione altre soluzioni. Abbiamo visitato il liceo locale e ne siamo rimasti tutti positivamente impressionati. Ma c’è un ma: il consiglio orientativo degli insegnanti, indirizzato sì per un liceo ma non quello classico poiché nonostante ci siano capacità, interesse e motivazione mancano la costanza e la metodicità di studio necessari ad affrontare questo percorso. Cosa che lei, e non solo a detta dei suoi insegnanti, non ha mostrato finora. Tuttavia è talmente entrata nello spirito classico che è difficile pensare a inserirla in un ambito diverso. Grazie per l'attenzione.

Cara amica so bene quanto sia delicato questo momento. E’ veramente difficile per i ragazzi capire che strada intraprendere, sentono le varie campane, i genitori, gli amici, gli insegnanti, ma non sanno che cosa fare. Ma accade anche, ed e ancora peggio, che ciò che vorrebbero fare come nel caso di tua figlia, la loro scelta, non coincida con l’immagine che gli insegnanti delle medie hanno di loro e che formulano nel giudizio orientativo. Ma leggendo la tua lettera le motivazioni degli insegnanti  mi sembrano meno forti della determinazione, dell’entusiasmo e della motivazione che tua figlia dimostra per gli studi classici. Mi scrivi che è innamorata dei miti greci, che si emoziona di fronte ad una pagina dell’Iliade e che legge con passione. Forse non sarà stata costante nello studio fino ad ora ma credo che se le capacità ci sono, come ti hanno detto gli insegnanti, la metodicità nello studio, alimentata da tanta passione, arriverà. Solitamente sono propensa a dire che il giudizio orientativo, seppur non vincolante, andrebbe valutato con attenzione, ma nel caso di tua figlia correrei il rischio di non seguirlo. Non c’è niente come fare qualcosa che si ama che ci da la spinta per superare i nostri limiti e le nostre pigrizie. Inoltre i mesi estivi tra i tredici e quattordici anni sono , soprattutto per le ragazze, anni luce tanto  che arrivano alle superiori con una maturità che fino a pochi mesi prima non si intravvedeva nemmeno. Capisco e non sottovaluto  le tue perplessità e i tuoi timori, specialmente se poi le cose non dovessero andare, ma io le darei fiducia e  sono sicura che voi sarete in grado di sostenerla  sulla strada che ha scelto. 

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